- Venerdì 13 Giugno Acquapendente confermerà nuovamente la sua secolare devozione a Sant’Antonio da Padova. Gli aquesiani seguiranno la processione con la statua del Santo. Portando in braccio le consuete candele di cera. E dopo la Santa Messa officiata nella Chiesa di San Francesco, fuochi artificiali concluderanno il tutto. Grazie al meraviglioso e straordinario lavoro di ricostruzione storica effettuato da Padre Marcello Bisconti, Acquapendente si è potuta riappropriare da oramai molti anni delle cosiddette “radici della festa”.
Che “trova luminoso incipit” il 6 Luglio 1631, quando il Consiglio Generale elesse il Santo a suo perpetuo patrono. Che “rispose” preservandola dalla peste. Che dopo aver infierito su Mantova, Venezia e Modena, scendeva verso la Toscana. Come d’altronde fece 65 anni dopo. Quando la preservò dal terremoto. Che si abbattè con grandissimi danni su Bagnoregio, Orvieto e Tuscania.
La popolazione non potè fare a meno . Di invocarlo con gratitudine ogni anno. Tenendo fede con i loro ceri alla promessa che concludeva l’epigrafe di Fra Giulio Leonardi di Acquapendente ben evidente ancora nel Chiostro di San Francesco: “”I tuoi favori a noi elargiti saranno vivi nel ricordo, nei monumenti, nelle ricorrenze festive, nei cuori nostri e dei posteri”.
