Come ogni genitore ho fatto presente a mio figlio che oltre a rispettare le regole stradali deve anche e soprattutto rispettare le regole del buon senso e le persone preposte al rispetto delle stesse (polizia municipale, carabinieri, ecc), come pure del fatto che per chi infrange tali regole sono previste delle multe.

Circa una settimana fa è arrivato a casa affranto poiché aveva trovato una multa sul motorino (38 euro) effettuata dalla polizia municipale, con la causale “parcheggiava in posto non assegnato alla tipologia del mezzo”; in poche parole aveva parcheggiato per 5 minuti nei posti assegnati alle auto con disco orario, quindi neanche a pagamento.

Come fa un genitore a far comprendere questa situazione a un ragazzo? E che la polizia municipale ha agito esclusivamente per il bene comune facendo rispettare le regole?

Mi trovo fortemente in imbarazzo di fronte a tale episodio e mi vengono in mente tante illazioni, a cui non voglio credere, circa lo scopo per cui la polizia municipale assegnano le multe ai cittadini.

Credo che il detto “prevenire e meglio che curare” sia sempre valido soprattutto quando si agisce sui giovani.

Probabilmente ci sono altre motivazioni per cui “il curare” rende molto di più che “il prevenire”.

Certo è che nella mente dei ragazzi trattati in questa maniera, erano in un gruppo di sei adolescenti, rimarrà per diverso tempo un’immagine della polizia municipale non come dei tutori dell’ordine ma dei “Cerberi” pronti a punire per ogni piccolissimo errore.

Amedeo Ercoli