Fra gli ospiti anche l’attore e architetto di chiara fama Mario Marenco. Bravissimi i musicisti, il coro e Gianquinto Vicari con il figlio Emilio alle chitarre, bouzouki e voce, un ventisettenne ingegnere informatico con la forte passione per la musica, che hanno eseguito 25 tra le canzoni più belle e significative della carriera del grande artista scomparso l’11 luglio 1999.

Da Geordie a Hotel Supramonte , da Via del Campo a La Guerra di Piero. Dopo una ventina di canzoni scelte dal gruppo è stato lo stesso pubblico a richiedere le successive fra cui l’Ottico, un brano che De André non proponeva spesso e l’immancabile Il pescatore.

Anime Salve (il nome proviene dall’ultimo album di De André) si è formato nel 1999 ed è stato scelto per la serata di inaugurazione del primo teatro italiano dedicato al musicista nel 2006.

Il gruppo tiene concerti nei teatri e nelle piazze. Al nostro primo concerto c’erano 700 persone. Non c’è un pezzo che preferisco - dice Gianquinto Vicari – per me è tutto un poema che compone 30 anni di vita.

"Ho scoperto De André sui banchi di scuola, a 13 anni – continua Vicari – con Bocca di Rosa e La canzone di Marinella. Per il nostro repertorio procediamo con gli album; nel 2010 faremo tutto Creuza de ma. In cantiere il“Progetto Faber per concerti più raccolti."

Il Civitafestival continua domenica sera alle 21.30 con il concerto di Paolo Gatti in “Roma canta Roma - VII secoli di canzoni romane”.