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Appello del coporedattore Messaggero Sassi e di Tusciaweb - Le adesioni
Tuteliamo Erika!
Viterbo - 26 luglio 2009

Erika con i nonni
- Chi vuole aderire può farlo inviando una email a Tusciaweb motivando anche il perché dell'adesione redazione@tusciaweb.it

Le email verranno pubblicate su Tusciaweb


Condividiamo in tutto l'appello per tutelare Erika e lasciarla ai nonni.

Pierpaolo M. Rosati
Susanna Granieri


Dov'è la tutela dei minori??? Chi può decidere della vita di una bambina che violentemente è stata sbattuta nella vita dei grandi??

Lasciatele almeno la gioia di avere accanto qualcuno che fa VERAMENTE parte della sua vita e le dà quella'more con il quale è cresciuta!!! FORZA ERIKA...UN BACIO

Marina


In riferimento alla campagna "Tuteliamo Erika", ho letto l'intervento dell'avvocato Sini e sicuramente posso condividere la preoccupazione che lo stesso esprime per la bambina, preoccupazione della quale però non è certo unico detentore.

Tutti siamo preoccupati per Erika e per la serenità che, date le note vicissitudini, ha perso.

Non posso però condividere il fatto che, se la bambina dovesse essere affidata ai nonni, (e quindi anche alla nonna materna), questo possa crearle un disagio a causa di un inverosimile processo di convincimento che la madre e la sorella l'hanno abbandonata!

Nessun nonno sarebbe capace di una tale violenza psichica verso la propria nipotina già fortemente provata da una situazione così triste.

Peraltro, mi chiedo come faccia l'avvocato Sini a dare per scontato che le due scomparse non siano più in vita!

A oggi non c'è nessuna prova che le due siano state uccise, le ricerche dei Ris, a più riprese, hanno dato esito negativo; non sarebbe opportuno valutare altre ipotesi?!

Allo stato dei fatti risultano SCOMPARSE, il che presume che si possano ancora trovare in vita. Sappiano anche di alcuni avvistamenti di Tania, successivi al giorno della scomparsa, ma pare che tali cirscostanze non siano state vagliate con la dovuta attenzione, non si sa bene per quale motivo.

E' sorprendente come in un paese come il nostro, con una forte connotazione garantista e nel quale è costituzionalmente garantita la presunzione di innocenza fino a prova contraria, si stia cercando un colpevole di omicidio volontario a tutti i costi, sebbene a carico dell'unico indagato ci siano elementi alquanto labili.

Mi auguro che gli assistenti sociali valutino attentamente le conseguenze che la bambina potrebbe avere in caso di un evenutale affidamente a una comunità, strappandola all'affetto dei suoi cari, gli unici che le sono rimasti.

Tuteliamo Erika
Lolly


Aderisco con vero piacere alla bella iniziativa di Arnaldo Sassi, che ci permette oltre che offrire il nostro conforto, anche di conoscere l'opinione e il pensiero di tanta gente.

Personalmente sono dell'avviso che la piccola Erika debba rimanere con i nonni, perché al momento, sono le uniche figure che possono darle un minimo di sicurezza.

Non posso pensare che si prenda la decisione di affidarla ai servizi sociali o ad una famiglia che non conosce.

Non entro nei particolari della vicenda,
perché già  tanto clamore c'è stato, ma il pensiero di quello che sta passando Erika, onestamente mi fa rabbridire.

In pochi giorni la sua vita è stata sconvolta, e i tre membri più importanti della sua famiglia ora non sono più con lei. Ritengo che aggiungere ulteriori traumi, aggravarebbero il suo precario equilibrio e cercare di proteggerla in ogni modo e a tutti i costi sia la cosa più sana. Non si può escludere, anzi potrebbe essere una certezza, che tutto questo, influirà  nella sua crescita, e sarà  una ferita che solo tanto tempo, e con una rapida soluzione, forse nel tempo si potrà  recuperare.

Sia come Daniela Bizzarri, che come consigliera delle pari opportunità  della Provincia di Viterbo, mi metto a disposiziione per qualsiasi iniziativa intenderete prendere, e riterrete che io possa essere utile.

L'obiettivo comune è quello di cercare il più possibile di darle serenità, conforto ma
soprattutto tanto amore.

Daniela Bizzarri


Aderisco con forza alla iniziativa a favore di Erika. Qualsiasi legge, buona o meno buona, per dispiegare al meglio i suoi effetti ha bisogno di un buon operatore, che la applichi in modo ponderato e responsabile!

Per favore, smettiamola di addebitare solo alle disposizioni di legge certe decisioni che gridano vergogna e vendetta per i gravi danni che provocano!
Forza Erika, non sentirti sola!

Antonella Bruni


La bambina ha il diritto di vivere serenamente con chi le è più familiare ovvero i nonni.

Nibbio Davide


ciao sono leonilde e sono nonna di 4 nipotini, voglio dire che non è giusto togliere erika dal suo ambiente dalla sua casa dai suoi affetti, ci battiamo tanto per non abbandonare gli animali e poi abbandoniamo una bambina che ha una famiglia?

io sono stata in collegio 8 anni e quel senso di abbandono mi ha mai lasciato lo porto con me da sempre ,allora perchè far del male a Erika? i servizi sociali dovrebbero intervenire in altri casi di abbandono e questo nn lo è.

Leonilde


Non si può affidare una bambina che sta già soffrendo ai servizi sociali. Affidatela ai nonni.

Alessandro Rossi


Solo qualche domanda: ma qualcuno ha ascoltato ciò che desidera questa povera bimba? Qualcuno gli ha chiesto se preferisce stare con qualche emerito sconosciuto oppure rimanere con chi conosce e con chi, immagino, le vuole bene? Già.. ma "ascoltare" le preferenza di una bimba non sarebbe meno disumano?

Io aderisco all'appello "Tuteliamo Erika".

Elisa Morreale


Al momento mi pare di aver capito che nulla è chiaro in questa di certo brutta storia.

Però io sono sicurissimo che Erika poverina non c'entra nulla e perciò perché non lasciarla in pace nel suo mondo, che è stato sempre sereno almeno sembrerebbe così?

Ciao, forza Erika!

F. R.


Erika deve ed ha il diritto di vivere serena e credo che in questo caso i nonni possono fare la differenza.

Luca Morricone


In nome della giustizia, non mettiamo i paraocchi anche ai nostri cuori

Erika deve restare con i nonni

Maria Antonietta


SOTTOSCRIVO L'APPELLO DI SASSI A FAVORE DI ERIKA,
LASCIATELA CON I NONNI.

Angelo Olivieri


CHE COLPA HA QUESTA BIMBA DI 6 ANNI CHE SI E' VISTA CROLLARE ADDOSSO IL SUO MONDO .

C'E' UN VUOTO PROFONDO NEL SUO CUORE: PAPA' E MAMMA PER MOTIVI DIVERSI NON SONO PIU' CON LEI.

LASCIAMO CHE L'AFFETTO DEI NONNI CERCHI DI COLMARE QUESTO VUOTO
TI ABBRACCIO FORTE ERIKA !!!!!

Elisabetta Perelli


Sottoscrivo l’appello lanciato dalla Vs. testata e dal giornalista Sassi.

Guido Scapigliati


Tuteliamo Erika! Non togliamole i nonni! Dal vostro articolo :

...allontanare la bambina da questa famiglia … perché la bimba potrebbe essere influenzata in quanto potenziale testimone.

Una nota alla giustizia e allo stato che non si avvalgano delle vittime per sopravvivergli, ma sappiano coesistere con il rispetto della dignità e degli affetti dei cittadini ai quali sono asserviti.

Riccardo


Condivido in tutto la lettera di Arnaldo Sassi e la sottoscrivo.

Tuteliamo Erika lasciandola ai nonni

Stefania Capati


...non ne ha passate già abbastanza? la legge va applicata, ma anche interpretata.

Erika deve stare con chi le vuole bene, altro che istituti...
Alessandra Corsi


La povera Erika ha bisogno dell’affetto dei suoi nonni in questo momento per le durissimo, un distacco sarebbe un ulteriore trauma che non merita.

Carmine Di Filippo


L’associazione “Viterbo con Amore” aderisce all’invito del giornalista Arnaldo Sassi circa l’affidamento di Erika, la bambina di Gradoli, perché prevalga – pur nelle varie e legittime posizioni – l’esigenza soggettiva di crescere in un contesto caratterizzato da forti relazioni affettive, condizione indispensabile per una bambina già così profondamente colpita da drammatici eventi.

Viterbo con Amore

Giuseppe Genovese


Anche se il padre fosse colpevole, e dico fosse, non vedo il motivo di punire ingiustamente Erika ed i nonni.
CARLO PIACENTINI


Lodevole ed encomiabile l'iniziativa di Sassi. Anche se non ho sempre condiviso le sue idee e le sue scelte questa volta mi inchino di fronte a tanta lungimiranza.

Non è facile assumere la posizione che ha preso il capo redattore specialmente quando va contro certi poteri forti.

Ultimamente quei poteri stanno abusando dello strumento usato contro l'indagato. Colpire i suoi affetti più cari per costringerlo a confessare e raccontare magari cose non vere per amore della figlia (un po' come la "santa inquisizione").

Bravo Sassi!

Luigi Calore


Mia madre era di s.martino per questo mi sento di appaggiare la vostra iniziativa.
In memoria di SILVESTRI ANTONIA

GIORGIO RISPOLI


Tuteliamo Erika.
Valeria, Tempio Pausania, Sardegna.


La madre e la sorella scomparse nel nulla da due mesi... il padre in carcere (ma è veramente colpevole?)...
e lei, già colpita troppo duramente, costretta a pagare colpe che non ha.

Lasciamo che siano i nonni ad accudire la piccola Erika e a darle tutto l'amore che solo possono darle.
Massimo


Tuteliamo Erika
Cristiana


Condivido pienamente l'iniziativa nell'interesse della piccola Erika.

Credo che in questa triste vicenda, le uniche persone in grado di garantire una situazione serena alla piccola siano proprio i nonni, con i quali la bambina ha sempre vissuto.

Sarebbe devastante per Erika perdere anche loro!

Confido nel buon senso degli assistenti sociali e spero che decidano nell'interesse della bambina.
Ornella dalla Sardegna


Una bambina innocente non può subire le conseguenze delle accuse rivolte al padre.

Confido nella determinatezza dell'avvocato Valentini e nella clemenza dei giudici.

Tuteliamo Erika.


Paolo Rossi


Nella vicenda ormai conosciuta come giallo di Gradoli su una cosa si può essere totalmente sicuri: Erika, una bimba di 6 anni, non ha alcuna responsabilità!.

Mi auguro quindi che l'uomo al quale è stata "scaricata" la responsabilità della decisione provveda secondo buon senso come gli stanno chiedendo centinaia di persone LASCI LA BIMBA CON I NONNI

Roberto Valentini


...Non sta già soffrendo abbastanza la piccola Erika? non credo proprio sia unagiusta soluzione privarla dell'unico punto di riferimento che le è rimasto, i
nonni...
Monia Rizzo


Tuteliamo Erika.

Credo che le conseguenze che si sono ripercosse sulla piccola Erika siano fin troppe.

Che vinca il buon senso, che Erika sia lasciata in quel poco che resta del suo ambiente familiare.

CRISTINA DI SILVIO.


Caro Arnaldo,

Aderisco alla tua iniziativa che faccio mia.

Lasciate l'amore dei nonni a questa bimba, mettetevi nei suoi pani, pensate ai vostri figli... ragionate con il cuore e non con il cervello inquinato dal materialismo.

Sylvie Lorenzetti


Aderisco all'iniziativa affinché Erika non venga allontanata dalla sua famiglia. Ha già perso molto.

Non credo che abbandonarla sola in un istituto possa essere la soluzione opportuna. Forse solo i nonni possono aiutarla in questo momento.
Emma Sanna


TUTELIAMO ERICA

A. Maggini


Sono d'accordo bisogna tutelare i bambini e agire sempre nel loro interesse, pertanto anch'io sono d'accordo nel lasciare la piccola ai nonni e non in una struttura dove potrebbero rovinarla per sempre.
Enrica Corradin


Tuteliamo Erica

Alessia Ronca


Regaliamo un po' di felicità alla piccola Erika!

Simona Caldirola


Tuteliamo Erika. è solo una vittima innocente.

Stefania Falesiedi


Penso che il buon senso debba prevalere in ogni situazione, purtroppo penso anche che la legge quasi mai venga applicata con buon senso.

La bambina ha già perso la quotidianità con i genitori, ora non può perdere anche il riferimento dei nonni; quali traumi deve ancora subire?

Se è vero che i minori debbono essere tutelati, come può Erika essere tutelata allontanandola dalle uniche persone care che le sono rimaste?

I servizi sociali non possono permettere l'allontanamento...
Nadia


Aderisco all’invito è sostengo l’iniziativa di lasciare Erika ai nonni.

Cordialmente,

Francesco Carbone


In questa triste storia, tuteliamo ERIKA, i suoi affetti, il suo futuro...

Riccardo Rossi


Plaudo all'iniziativa e trasmetto al mia adesione.

Avv. Roberto Saccarello


La mia esperienza di essere papà da 10 anni e per due volte mi spinge conconsapevolezza ad accogliere l'invito di Arnaldo Sassi.

La piccola Erika non può non essere affidata al naturale affetto dei nonni... spesso i nonni sono migliori dei genitori.

Marcosano


Mi sembra più una presa di posizione nei confronti del padre che della figlia, non credo sia né necessario né opportuno estirparla dalle sue radici e dal suo ambiente.

E' quasi un abuso di potere quello che va a ledere la serenità di una bambina innocente ed indifesa.

Lei non risponde di nessuna colpa e non vi è motivo di toglierla dall'amore familiare che la circonda, spero in prossima giusta ripresa delle coscienze.
Anna


Sicuramente giusto e doveroso, tutelare erika significa lasciarla con i suoi nonni.

Filippo Virtuoso


TUTELIAMO LA PICCOLA ERIKA!!!!!
DOPO I GENITORI NESSUNO AL MONDO PUO'VOLERE BENE COME I NONNI!!!!!!!
NON TOCCATELA DA DOVE E'!!!!!

Sergio Mazzetti


NO!! Non allontaniamo ERIKA dai nonni, non permettiamo alle assistenti sociali e ai giudici di commettere l'ennesima ingiustizia ai danni di una bambina.

Sono solidale con tutti voi.
Valdo Calvino


UNA FOLLIA TUTTA ITALIANA!!!!!
La madre e la sorella scomparse, il padre in carcere accusato (forse ingiustamente) dell'omicidio, ed ora un'ulteriore ingiuria alla piccola Erika.

Solo perché potrebbe essere influenzata nella sua eventuale testimonianza.

Ebbene, meglio lasciare un colpevole in libertà che privare una ragazzina degli unici affetti che ha, in un'età delicatissima e in una situazione emotiva devastante.
Martino Stirparo


Aderisco all'iniziativa di Arnaldo Sassi, condividendo appieno tutte le motivazioni e le considerazioni del promotore e di chi sta man mano sostenendo questa istanza al sindaco di Gradoli.

A quest'ultimo chiedo di decidere con il cuore e, se lo è, con un cuore di padre. Saremo tutti con lui!

Per Erika, come per tutti noi, la possibilità di costruire il futuro sulle ceneri di un grande dolore, fonda sulla consolazione dell'amore reciproco che è l'unica vera forza di ogni famiglia.

Ciò, qualora l'esito di questa sciagura dovesse toglierle anche l'amore per suo padre, l'aiuterà a trovare, un giorno, la liberazione del perdono.

Patrizia Zambianchi


Innanzi tutto un plauso a Carlo e Arnaldo per l'iniziativa alla quale aderisco volentieri.

Aggiungo che è esatto quanto dicevano i latini "Dura lex, sed lex", ma tutti noi abbiamo visto quanto può essere meno dura in certi casi particolari specialmente quando riguardano i potenti.

Allora facciamo diventare "potente" la piccola Erika con le nostre email in modo tale che anche per lei ci sia una maggiore dolcezza e comprensione senza farle subire il trauma di un istituto e della mancanza anche dei nonni. Al sindaco di Gradoli un invito: sia forte, deciso e, prima di tutto, UOMO.

Luigi Torquati


Firmo affinché non vengano sottratti i nonni alla piccola erika!!! Non deve essere lei a pagare per gli errori degli altri. Impediamo che gli facciano altro male per favore. Pregherò Dio che la protegga e la assista.

Enzo Cugnasco


Mi associo volentieri alla campagna lanciata da Arnaldo Sassi e da Tusciaweb perchè la bambina venga affidata ai nonni paterni e le venga così risparmiato un ulteriore trauma.

"TUTELIAMO ERIKA "

Stefano Torrisi


Erika da quando è nata è stata sempre con i nonni.
TUTELIAMO ERIKA.

A. C.


Tuteliamo Erika!
Antonio Padula


Sono d'accordo di non far allontanare la figlia dai nonni e da dove è cresciuta, sarebbe un trauma, per la bimba; anzi dovranno cercare di non farla sentire un oggetto, integrarla con dei bambini del luogo.

Enrico Guarrera


Salve, secondo noi sarebbe opportuno lasciare la bambina con i nonni, evitando ulteriori traumi. Abbiamo notato che la bambina è serena con loro, che in questi difficili giorni stanno facendo il possibile per darle tutto l'amore e le attenzioni di cui lei ha bisogno.

Saluti, Franco ed Elisa.


Nella enorme disgrazia che ha colpito Erika, c'è solo una cosa buona: ha tre nonni, se non sbaglio. Spero vivamente che il sindaco di Gradoli affidi congiuntamente ai nonni la bimba e che i nonni sappiano darle amore. GRAZIE SASSI !

Giovanna Bruno


Non può pagare ed essere penalizzata l'unica persona che non conosce nemmeno i fatti...

E' importante che trascorra le sue giornate con l'unico vincolo di parentela che possiede e disponibile in questo momento...

Fiducioso del buon senso del sindaco attendo il responso...

ERIKA VA TUTELATA

Luca Rossi


Tuteliamo Erika sbarca a Varese sul quotidiano Varesenews - cliccami


Aderisco e con me la mia famiglia all'iniziativa

TUTELIAMO ERIKA

Ringrazio Sassi di averla lanciata e Tusciaweb di averla raccolta, aiutiamo il sindaco di Gradoli a prendere una decisione di buon senso e poi mi chiedo: ma come dovremmo mandare ERIKA agli "arresti" per non inquinare le prove?

Ed anche qui mi sembra assolutamente non rispettato il principio costituzionale della presunzione di innocenza anzi qui è peggio si adducono come ipotesi ai nonni comportamenti ad oggi non oggettivamente rilevati .

Inoltre aggiungo: facciamo questo in un paese che non riconosce le testimonianze dei bambini?

Eh si perché allora le testiminianze dei bambini non valgono nel caso delle accuse di pedofilia alla Olga Rovere di Rignano ed Erika deve essere allontanata dai nonni perché potrebbero influenzarla come testimone?

Assurdo pazzescamente assurdo
Patrizia Germini


Con il Papa mi sento di associarmi all'appello di Arnaldo Sassi ricordando che i nonni hanno un "ruolo importante nel trasmettere i valori fondamentali.

Un compito educativo ancora piu' importante se i genitori non possono assicurare un'adeguata presenza accanto ai figli nell'eta' della crescita."

Tuteliamo Erika

Mario Rosati


Tuteliamo Erika

Luca Muni


Confido nel buonsenso di chi deve prendere una decisione tanto penosa quanto fondamentale per la vita della piccola, ma condivido l'invito di Sassi nel supportarlo moralmente, per alleggerire in qualche modo l'enorme peso che deve portare: TUTELIAMO ERIKA!

Antonella Torquati


Sono certa che i nonni siano la migliore famiglia possibile per Erika, almeno in questo periodo... Chi le può volere più bene di loro?

Chi può tutelarla da ulteriore sofferenza meglio di loro?... Poi, si vedrà... sperando che la situazione si definisca e che sia meno drammatica di quanto si tenda a pensare!

Antonietta Puri


La mia adesione all'appello per Erika ha una fondamentale motivazione: ai bambini non vanno recisi gli affetti ed in particolare quelli amorevoli dei nonni.

Basta chiudere gli occhi, tornare alla nostra infanzia e facilmente si comprende il valore di quel legame e le sicurezze che da esso derivano.

Un appello giusto e opportuno per condividere con il sindaco e la Comunità di Gradoli la delicata questione.

Con la certezza che la decisione sarà esclusivamente nell'interesse della piccola e dei suoi nonni che di sicuro non desiderano interrompere il loro rapporto.

Bengasi Battisti


Se fossi il sindaco non avrei dubbi: affiderei la bambina ai nonni.

Penso si comporterebbe così la quasi totalità di persone di buon senso.
Fausto Ermini


ADERISCO ALL'APPELLO LANCIATO DA SASSI A FAVORE DI ERIKA

ANNA ELISA DE SANTIS


Caro Carlo, ho letto l'intervento di Arnaldo Sassi sul tuo giornale, e veramente la cosa è sconvolgente, anche io grido con forza "TUTELIAMO ERIKA".

Credo di poterlo fare tranquillamente a nome di tutti i commercianti viterbesi che aderiscono alla mia organizzazione.

Pietro Bevilacqua - Responsabile per la città di Viterbo ASCOM-Confcommercio


Buongiorno, scrivo questa Email perché desidero aderire alla richiesta letta su Tusciaweb per l'affidamento della piccola Erika, e sono d'accordo a lasciare la bambina con i nonni paterni.

In fondo fino ad ora sono stati parte integrante della sua famiglia e chi può volerle più bene di loro?

Si dice che i nipoti sono figli due volte no? Ma solo per noi Italiani. Quindi capisco anche il dolore che potrebbero avere i nonni.

Maria Assunta Cianchi


Povera bimba...
Inviato da DD


TUTELIAMO ERICA

Paola Pallotta


tuteliamo Erika!
Enrico VALENTINI


TUTELIAMO ERIKA

avvocato Fabrizio Berna


L'affetto dei nonni sicuramente le faranno superare questo brutto momento in un
modo migliore che in un istituto. Tuteliamo la piccla Erika, Buzzi falla restare nel suo ambiente, non distruggere le poche certezze che le sono rimaste.

Serenella Pallottini


Caro Carlo, perdonami se approfitto del tuo giornale per lanciare un appello in favore della piccola Erika Esposito, la bambina di appena sei anni che, dopo aver perso per motivi diversi l’affetto prima della madre e poi del padre, rischia ora di finire in un istituto o in una casa famiglia, a causa di quelle pastoie burocratiche che talvolta la legge impone, ma che spesso finiscono col cozzare col buon senso.

Erika Esposito, per chi non lo sapesse, è figlia di Tatiana Ceoban (la donna scomparsa misteriosamente nel nulla dal 30 maggio scorso insieme all’altra figlia Elena) e di Paolo Esposito, l’elettricista di Gradoli che dal 1 luglio scorso si trova ristretto nel carcere di Mammagialla perché accusato dell’omicidio delle due donne.

Il tempo, ma soprattutto le indagini degli inquirenti, diranno se l’uomo è colpevole o meno.

Nel frattempo però, visto che ogni tanto se ne fa un gran parlare, sarebbe bene applicare anche nei suoi confronti quel principio costituzionale di presunzione d’innocenza che in altri casi (soprattutto quelli che coinvolgono persone di un certo rango) viene sbandierato a più non posso.

Ma c’è di più. Sarebbe necessario da parte di tutti un notevole sforzo di buona volontà per tutelare una bambina di appena sei anni che, nel giro di appena due mesi, ha perso – non certo per sue responsabilità – l’affetto della madre e del padre. Erika vive coi nonni paterni, ai quali è legatissima e che spesso, anche in passato, hanno suffragato i genitori impegnati nel loro lavoro quotidiano.

Ora c’è una disposizione del Tribunale del minori, cui si è rivolto il magistrato che indaga sul caso in questione, che chiede al sindaco di Gradoli – nominato tutore di Erika, di valutare se sia il caso di allontanare la bambina da questa famiglia. Non perché nonno Enrico e nonna Maria non siano in grado di provvedere alle necessità di Erika, bensì perché la bimba potrebbe essere influenzata in quanto potenziale testimone.

Un provvedimento che appare assurdo e inconcepibile, seppur dettato – come sostiene qualche uomo di diritto – da obblighi di legge. Dura lex, sed lex dicevano i latini. Ma a tutto c’è un limite, si potrebbe replicare. Soprattutto in questo caso. Erika ha già dovuto subire due fortissimi shock: sa che la madre è scomparsa (poco importa se si sia allontanata o sia stata uccisa), sa che il padre è in carcere. E a sei anni la mancanza dei genitori si sente, eccome.

Fortuna che, bene o male, ci sono i nonni. Ma vogliamo toglierle anche questi? Con quali conseguenze per Erika? Cosa dirà alla bambina l’assistente sociale che dovrà accompagnarla in un istituto? Come farà a non scioccarla ulteriormente estirpandola dall’ambiente in cui vive da quando è nata? No, non ci sono ragioni. E, ammesso che ci siano, non sono facilmente comprensibili ai comuni mortali, agli uomini e alle donne della strada, perché cozzano contro il buon senso.

La patata bollente comunque, è stata messa nelle mani del sindaco di Gradoli e Luigi Buzi ha preso tempo, ma si trova di fronte a una scelta difficilissima. Nessuno vorrebbe stare nei suoi panni. Per questo va aiutato nella sua decisione. Affinché si ponga come primo imperativo quello di tutelare la piccola Erika. “Tuteliamo Erika” è il grido che dovrebbe arrivare da tutte le persone di buon senso.

Per questo, caro Carlo, ti invito caldamente – attraverso il tuo sito – a fare da raccoglitore per tutti quelli che vorranno mandare una semplice e-mail con scritto “tuteliamo Erika”. Più le voci saranno, più la bambina di Gradoli avrà la possibilità di vivere in serenità la sua infanzia e la sua adolescenza, un diritto inalienabile per tutti i bambini del mondo.

Arnaldo Sassi


Caro Arnaldo,

aderiamo alla tua iniziativa che facciamo nostra.

Chi vuole aderire può farlo inviando una email a Tusciaweb redazione@tusciaweb.it

Le email verranno pubblicate su Tusciaweb

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