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Viterbo - Società partecipate & c. - Interviene Angelo Bini
Sposetti? Meglio i vecchi liberali...
Viterbo - 26 luglio 2009 - ore 15,00

Riceviamo e pubblichiamo - Ormai è tardi ed infatti la smentita viene prima dei fatti su quella sinistra che solo ieri ha sollecitato il protagonismo del privato per l'aeroporto ed oggi si trova a gestire, anche se dall'opposizione, un crac di società municipalizzate non private ma in forma giuridica di diritto privato.

A sinistra è frequente la sottovalutazione della forma giuridica.

La distinzione tra forma di diritto pubblico e diritto privato non è formale ma sostanziale e nella tradizione storica del nostro paese, direi del mondo intero, tutto ciò che attiene i fondamentali del popolo, dello stato, di tutto ciò che è base, ha forma giuridica interiormente pubblica, collettiva, anche se le forme possono essere le più disparate: universalità di beni, usi civici, etc., con forme di gestione sempre molto originali: comunanze, confraternite, ordini, misericordie, comuni, etc. .

Negli anni cinquanta iniziò lo svuotamento e la demolizione delle reti degli usi civici (pascolo, legnatico, focatico, etc.) e iniziò la scoperta delle SpA partecipate che se nel caso di Eni ed Enrico Mattei segnarono positivamente persino la storia a livello mondiale in genere furono e sono deleterie non tanto per gli aspetti gestionali, poiché tra i membri dei vari Cda possono anche esservi persone valide, ma nell'aspetto giuridico di fondo.

Creature di diritto privato sono nate per esigenze speculative ovvero quando il profitto è la vera molla del benessere.

Quando entriamo nel pubblico la molla del profitto va lasciata fuori della porta: significativo l'esempio del cittadino americano in barella, reduce da incidente d'auto che, per essere ricoverato al pronto soccorso deve pagare quanto dovuto, anche salato, o mostrare la polizza di assicurazione privata.

I vecchi liberali non erano stupidi e non ci dobbiamo sorprendere se troviamo ancora in vita tante istituzioni di diritto pubblico che loro, privatisti convinti, avrebbero potuto agevolmente eliminare e sostituire con la famosa società anonima di ottocentesca memoria.

Erano intellettualmente onesti e non si sono mai sognati di attentare al benessere di base.

Ieri Ugo Sposetti, che esprime la sintesi del pensiero della sinistra moderata a Viterbo, ha chiesto il protagonismo dei privati nella vicenda aeroportuale e oggi attacca le partecipate del comune di Viterbo rappresentate da società pur sempre di diritto privato che a suo tempo anche quel pensiero di sinistra caldeggiava come caldeggia ancora la Talete in perfetta sintonia con la destra.

Forse un giurista liberale, di destra, come i vari Santoro-Passarelli, una volta ve ne erano tanti, saldi in teoria del diritto, potrebbero tornare a spiegarci in modo chiaro e profondo che non si può prescindere, nelle scelte, dal ruolo diverso, fondante, che esiste ed è necessario e ineludibile, tra istituzioni di diritto privato e istituzioni di diritto pubblico.

L'acqua, per esempio, può essere gestita solo da istituzioni di diritto pubblico non dalla Talete che è una SpA.

Angelo Bini

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