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Viterbo - Raggiunto l'accordo tra comuni e Provincia
Via Amerina, firmato il protocollo d'intesa
Viterbo - 27 luglio 2009 - ore 14,50

Il sindaco di Corchiano Bengasi Battisti
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- Firmato stamattina nella sala del consiglio di palazzo Gentili il rinnovo del protocollo d’intesa tra provincia di Viterbo, comune di Corchiano e Gar (Gruppo archeologico romano) per la valorizzazione della Via Amerina. Alla presentazione era presente anche l’assessore del comune di Civita Castellana Alessio Alessandrini.

Il protocollo è stato siglato dal presidente Alessandro Mazzoli, dall’assessore alla Cultura Fausto Furietti, dal sindaco Bengasi Battisti e da Riccardo La Farina del Gar.

“Negli anni scorsi – spiega il presidente Mazzoli - abbiamo costruito un protocollo con il comune di Corchiano e il Gar per consentire la prosecuzione degli interventi di recupero sulla via Amerina.

Ci era sembrato importante avviare questo percorso per far si che il sistema via Amerina tornasse ad essere luogo di interesse storico-artistico. Per questo abbia deciso di fare quanto in nostro potere per aiutare il comune di Corchiano. Oggi rinnoviamo quel protocollo fieri di aver fatto qualcosa di importante per tutta l’area.

E la presenza dell’assessore di Civita Castellana è di fondamentale importanza perché ci auguriamo che questo sia il segnale di una rinnovata attenzione. Perché solo con l’unione di intenti di tutti i comuni che insistono sull’antico tracciato riusciremo a far diventare la via Amerina vero sistema di promozione del territorio e di cultura”.

Anche il sindaco di Corchiano Bengasi Battisti ha puntato l’attenzione sulla presenza di Civita Castellana alla firma del protocollo. “Questo protocollo – dice Battisti – è importante per tutto il territorio, è un rinnovo di fiducia e amicizia tra gli enti e il Gar, che da anni lavora con passione per il recupero e la valorizzazione del tracciato.

Perché scoprire questo luogo che unisce una vasta area omogenea ci dà possibilità di dare al territorio una possibilità di valorizzazione culturale ma anche turistica”.

Il protocollo ha valore di un anno e ha diverse finalità tra cui diffondere la conoscenza della via Amerina, promuovere iniziative e progetti per la valorizzazione dell’antico tracciato e del paesaggio storico favorendo l’incontro interculturale.

“Prosegue quindi l’impegno della provincia di Viterbo per la valorizzazione delle aree archeologiche della Tuscia. La firma di oggi – commenta Furietti - ne è un’ulteriore prova. Tutto questo perché siamo convinti che questi beni rappresentano davvero la nostra ricchezza e cercare di proteggerli e valorizzarli è nostro compito”.

L’assessore Alessio Alessandrini ha confermato la presenza di Civita Castellana nel progetto. “Terremo alta l’attenzione – afferma – e manterremo gli impegni presi. Anche perché rappresenta una parte fondamentale per il nostro turismo, la via Amerina, grazie al lavoro e alla passione dei volontari del Gar, potrà diventare davvero un volano”.

Il Gar lavora sul tracciato dal 1983 e in 20 anni sono stati tanti i risultati ottenuti. “La riscoperta, la tutela e la valorizzazione – afferma Riccardo la Farina – sono i tre punti cardine del progetti. La via Amerina può davvero diventare quel valore aggiunto di un territorio che comprende sette comuni solcati proprio da questo antico tracciato. Ora abbiamo diversi cantieri aperti e continueremo a lavorare per togliere il degrado e far riscoprire la via”.

I comuni che insistono sulla via Amerina sono: Civita Castellana, Corchiano, Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma, Gallese, Nepi e Vasanello.


Dal 1983 i volontari del Gruppo archeologico romano – G. a. d’ Italia, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, lavorano al recupero ed alla valorizzazione della Via Amerina e della necropoli meridionale di Falerii Novi, uno dei maggiori complessi archeologici del territorio falisco (Comuni di Civita Castellana, Fabrica di Roma, Nepi, Castel Sant’Elia).

Tale intervento, insignito nel 1997 del Premio Henry Ford European Conservation Awards e confluito nel 2000 in una convenzione con il Ministero per i beni e le attività culturali, fa parte di un progetto di ampio respiro che intende promuovere la realizzazione di un parco archeologico-naturalistico della Via Amerina attraverso quella parte del viterbese anticamente abitata dal popolo dei falisci e oggi ricompresa nei comuni di Nepi, Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma, Civita Castellana, Corchiano, Gallese, Vasanello, Orte.

Cardine del progetto, pubblicato e trasmesso agli enti competenti nel 1996, è la via Amerina alla quale sono collegate, direttamente o indirettamente, le maggiori realtà storico-archeologiche del territorio.

E’ in questa ottica che il Gruppo archeologico romano dal 2008 ha intrapreso il recupero di un altro lungo tratto della Via Amerina nel comune di Corchiano dove è situata anche la nuova sede operativa dell’associazione messa a disposizione dall’Amministrazione locale con il sostegno della Provincia di Viterbo.

Qui l’antica strada romana, testimone di un mondo solo apparentemente remoto, riconquista la sua funzione collegando il Parco delle Forre all’Oasi Wwf di Monte Sant’Angelo: monumenti storici e monumenti naturali sono parte integrante di un territorio e della sua comunità.

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