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Tangenti - Dopo la pronuncia negativa del Gip di Viterbo
Di Mario, domani la decisione del tribunale della libertà
Viterbo - 28 luglio 2009 - ore 11,50

Michele Di Mario
- Per ora Michele Di Mario resta in carcere.

Ieri il gip di Viterbo, con un'ordinanza, ha respinto la richiesta di revoca o di modifica della misura cautelare, avanzata dalla difesa.

Il pericolo di reiterazione del reato, per Michele Di Mario, non sarebbe venuto meno. Né risulta “ipotizzabile l’efficacia deterrente della misura dopo sì breve lasso di tempo”. Queste le motivazioni avanzate dal giudice.

Le due settimane, secondo l'ordinanza, non sarebbero state sufficienti per un ravvedimento.

L’avvocato di Di Mario, Giuseppe La Bella, aveva chiesto la completa liberazione o, in via secondaria, la concessione degli arresti domiciliari al suo assistito.

E' attesa per domani la pronuncia del riesame del tribunale della libertà di Roma. A Di Mario, è stato contestato di avere offerto denaro (15 mila euro) per subentrare nell’appalto dei lavori per la manutenzione dell’impianto di cablatura della Asl.

A ricevere i soldi, sarebbero stati, sempre secondo l'accusa, un altro imprenditore, Massimo Ceccarelli, ex dipendente Telecom, e Ferdinando Selvaggini, ex responsabile del Ced della Asl. Anche loro in carcere.

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