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Viterbo - Coldiretti - Si conclude la mobilitazione organizzata nell'ambito delll'operazione Verità a difesa del Made in Italy
I produttori della Tuscia nel Brennero
Viterbo - 28 luglio 2009 - ore 14,00

- Si è tenuta oggi, nella sede della Coldiretti di Viterbo, una conferenza stampa per illustrare e commentare la mobilitazione messa in atto nei giorni scorsi nei principali punti di confine, dal Brennero a Palermo, davanti agli stabilimenti industriali ed i luoghi della grande distribuzione, e nelle sedi istituzionali, a difesa del Made in Italy.

All’inizio dei lavori è stato proiettato un breve filmato sui momenti principali delle manifestazioni alle quali hanno preso parte decine di migliaia di allevatori e produttori agricoli, tra i quali qualche centinaio provenienti dalla Tuscia.

Durante la manifestazione, durata tre giorni, gli agricoltori della Coldiretti hanno collaborato con le forze dell’ordine alle verifiche dei prodotti alimentari provenienti dall’estero.

Nel corso dei controlli di centinaia di camion in transito sono state fatte molte allarmanti scoperte: latte alle cooperative di produzione, mozzarelle tedesche dirette in Campania, pomodori olandesi richiesti da cooperative di Trento e Verona, prosciutti della Repubblica Ceca diretti a Modena, formaggi tipo grana verso Reggio Emilia e pomodorini a grappoli diretti a Cerignola.

Per non parlare di olive greche ad Ascoli, succo d’arancia a Messina e olio di palma indonesiano a Monopoli. Gli intensificati controlli alle frontiere hanno permesso di scoprire, oltre che l’inquietante transito di sottoprodotti, anche un commercio ambiguo di cibi che, una volta attraversata la frontiera, vengono spacciato come italiani.

Infatti sono stati sequestrati ben 35.545 litri di latte già confezionati contenenti prodotto ungherese ed italiano variamente miscelati, ma spacciati come prodotto italiano. E’ stato rilevato anche che la mobilitazione è stata momentaneamente sospesa a seguito della presentazione da parte del ministro dell’agricoltura Luca Zaia del decreto legge sull’obbligo di indicare l’origine in etichetta per latte e derivati.

E’ questo un primo importante risultato della manifestazione, ma la battaglia continuerà ad oltranza – ha affermato il presidente della Coldiretti Leonardo Michelini - e si estenderà ad altri luoghi strategici con blitz fino a quando non otterremo garanzie sulla trasparenza dell’informazione ai consumatori e sull’etichettatura obbligatoria di tutti i prodotti.

Ma non per un antistorico senso di protezionismo, bensì per garantire a noi tutti ed alle future generazioni una scelta oculata ed informata, incominciando dalle forniture alle mense scolastiche e ospedaliere.

C’è infine da registrare il compiacimento ed il ringraziamento rivolto dal direttore Gabriel Battistelli a quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, partendo dagli oltre 1500 agricoltori viterbesi che hanno partecipato con grande senso di responsabilità ed entusiasmo ai vari momenti delle manifestazioni, dal Brennero a Roma e sono pronti per gli ulteriori appuntamenti.

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