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Viterbo - Interviene Trippanera
Una mannaia si abbatte sugli ospedali viterbesi
Viterbo - 29 luglio 2009 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo - Siamo arrivati a toccare il fondo. Il Piano di riordino della rete ospedaliera regionale del commissario Marrazzo provocherà danni irreparabili per la sanità viterbese.

Senza confrontarsi con le forze politiche locali, senza un serio confronto con le Organizzazioni sindacali di categoria e senza un esame approfondito delle realtà operanti sul territorio è stato partorito il peggior atto programmatico che si potesse immaginare.

E veniamo alla realtà.

In questi anni il Presiedente Marrazzo e il Direttore Generale della Asl/Vt si sono più volte soffermati sull’importanza del potenziamento degli Ospedali generali di frontiera di Tarquinia, Civitacastellana ed Acquapendente, tanto che sono stati finanziati lavori di ristrutturazione per diversi milioni di euro.

Nel contempo la Regione Lazio ha emanato il Piano Sanitario Regionale con le linee guida che le Asl dovevano seguire per l’elaborazione dei nuovi Atti Aziendali.
Il Direttore Generale della Asl/Vt Dott. Aloisio ha elaborato, con l’approvazione della Conferenza dei Sindaci, l’Atto Aziendale viterbese che ha creato nuove strutture, reparti e servizi ospedalieri e territoriali con la conseguente recente nomina dei vari Primari e Responsabili.

Orbene, mentre i lavori di ristrutturazione sono in avanzata fase di completamento, l’Atto Aziendale è operante ed i Primari sono stati tutti nominati. ecco la scure di Marrazzo che cancella tutto.

L’Ospedale di Civitacastellana viene declassato in Punto di primo soccorso con riduzione dei posti letto da 106 a 78. Viene pressoché chiuso il reparto di ginecologia.

Il Presidio Ospedaliero di Tarquinia viene declassato in Ospedale diurno (aperto solo di giorno) e passa dagli attuali 116 posti letto a 58. Vengono pressoché eliminati i Reparti di Chirurgia, di Ostetricia Ginecologia e Ortopedia (restano soltanto alcuni posti letto di Day surgery e Day Hospital per cure ed interventi giornalieri). Il Punto nascita viene trasferito all’Ospedale di Civitavecchia (da notare che da decine di anni la gran parte delle partorienti di Civitavecchia si sono sempre ricoverate a Tarquinia, fiore all’occhiello della sanità viterbese).

Ci domandiamo quindi: qualcuno si è posto minimamente il problema che nel periodo estivo a Tarquinia gravita una utenza di circa centomila persone e che il territorio è attraversato da strade nazionali (Aurelia) ed autostrade con grave incidenza di sinistri? Come si fa a lasciare un tale territorio in balia del nulla sanitario?

Senza contare poi che non esistono più le U.O.C. (Unità Operative Complesse) dirette dai Primari. Dove verranno mandati i professionisti che, in tanti anni, hanno dato lustro all’Ospedale di Tarquinia?

L’Ospedale di Acquapendente, trasformato in Ospedale diurno (ripetiamo: aperto solo di giorno), ha visto ridursi i posti letto da 72 a 18 con la chiusura dei reparti e l’eliminazione delle U.O.C.

Nota ancora più dolente la chiusura degli Ospedali di Montefiascone e Ronciglione trasformati in Primo Soccorso e Lungodegenza.

Questa la fine ingloriosa della sanità viterbese periferica che tanto ha dato all’utenza in termini di buona sanità e risultati apprezzabili.

Perché il Direttore Generale Dott. Aloisio, seppur dimissionario, non si ribella a tanto sfacelo?

Noi, Sindacato della Dirigenza sanitaria, non ci rassegneremo a tanto scempio e grideremo forte, a tutti i livelli il nostro NO!!!! Qualunque sia il colore politico.

Franco Trippanera
Presidente provinciale Cida -Sidirss

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