Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il sindaco di Tarquinia ha scritto al sub commissario per la sanità Morlacco - Le scrivo con grande preoccupazione e vivo stupore, in quanto sono venuto a conoscenza di un allarmante documento nel quale è scritto che l’ospedale della città sarà privato di numerosi servizi, con la conseguente sensibile riduzione del numero dei posti letto.
Se ciò trovasse conferma, e sarebbe un fatto gravissimo, il Comune di Tarquinia e tutta la popolazione scenderanno in piazza per esprimere una civile e ferma protesta, anche perché è inammissibile che all’Amministrazione Comunale fino a oggi non sia giunta nessuna comunicazione ufficiale al riguardo.
Che la Regione Lazio viva una situazione difficile per ciò che concerne i conti della sanità non è un segreto per nessuno.
C’è dunque in tutti la consapevolezza che gli sprechi vadano eliminati, avviando una concertazione seria, su parametri oggettivi, con gli enti locali e le popolazioni da essi amministrate. Tale fondamentale presupposto viene però assolutamente a mancare con l’allarmante piano di riorganizzazione del sistema sanitario regionale che prevede, tra gli altri aspetti, anche il completo smembramento della rete ospedaliera della Tuscia.
Se questi sono i nuovi metodi di amministrare il servizio sanitario regionale, ciò indica chiaramente che si è perso del tutto il senso della misura e del rispetto dei cittadini. Se il piano sarà reso operativo, ci si troverà di fronte a una scelta non soltanto irrazionale e fuori da ogni logica, ma che colpisce indiscriminatamente Tarquinia, il suo territorio e la sua comunità.
Certamente, lei non considera i disagi che ricadranno sulla popolazione, poiché più abituato a confrontarsi con i freddi numeri della finanza che con le reali esigenze dei malati. Smantellando infatti i nosocomi periferici e concentrando l’offerta su alcune grandi strutture, si alimenterà l’esodo sanitario verso altre regioni e il fenomeno del pendolarismo dei malati, che saranno costretti a lunghi spostamenti per trovare un ospedale in grado di accoglierli e curarli.
Troverà nel sottoscritto e nella Compagine Amministrativa un ostacolo insormontabile a questo infausto piano. Inoltre, verrà chiesto al presidente Piero Marrazzo di rifiutare il provvedimento. L’Amministrazione Comunale lotterà fino in fondo, insieme alla popolazione, per mantenere e potenziare gli attuali servizi del presidio ospedaliero.
Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola.
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