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Bolsena - Interviene Andrea Propana
Caccia, l'Acta contraria all'oasi faunista
Viterbo - 29 luglio 2009 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - Le proposte contenute nelle Misure di conservazione delle Zps e Sic riguardanti il territorio del Lago di Bolsena, predisposte a cura dell’Università della Tuscia e della s.r.l Linx per conto dell’Amministrazione provinciale, sono da considerare un ulteriore e soprattutto eccessivo appesantimento della già gravosa situazione vincolistica che nel corso degli anni si è andata “silenziosamente” accumulando sulla zona circostante il lago.

L’ACTA non intende difendere soltanto l’aspetto specifico dell’attività venatoria, ma a partire da questo chiede in primo luogo che sia cancellata dalle Misure di conservazione l’ipotizzata istituzione di un’Oasi faunistico venatoria nell’area circostante lo specchio lacustre in quanto, se questo dovesse avvenire, ne avrebbero discapito numerose attività legate al turismo, all’agricoltura e alla fruizione in genere del lago che, appunto, riteniamo debba essere una risorsa “dinamica” e non “statica” dell’intera Tuscia.

“Per quello che ci riguarda come cacciatori – ha detto Andrea Propana, a nome dell’ACTA – riteniamo che si debbano approfondire ulteriormente alcuni aspetti, soprattutto non ci sembra giustificata la proposta di istituire un’Oasi faunistico venatoria, in quanto la pressione venatoria sul lago è da considerare limitatissima, come rilevato dallo stesso studio alla base delle Misure. La nostra proposta è invece di riconsiderare la già notevole incidenza di divieti e limitazioni all’attività venatoria all’interno della Zps e il fatto che questi siano già più che sufficienti.”

L’ACTA chiede si organizzi per la fine del mese di agosto un incontro con i sindaci, le associazioni venatorie e di categoria con i rappresentanti dell'Amministrazione provinciale per poter chiarire alcuni contenuti e modificare la proposta di tutela.

L’ACTA intende sostenere un confronto sereno, responsabile e razionale sulla tematica affrontata dal documento contenente le Misure proposte e propone un riesame delle stesse al fine di rendere realmente “sostenibile” la relazione tra le attività antropiche e l’ambiente naturale del lago di Bolsena. L’obiettivo deve essere quello di stabilire un punto di equilibrio per armonizzare le varie attività sia di tutela che di trasformazione ambientale. In questo contesto, riteniamo si possa anche agevolmente tenere conto dell’attività venatoria che è gia molto limitata e controllata come si evince dallo stesse Misure di conservazione in questione.

Il punto che va considerato è che nelle varie fasi di “vincolismo” attuate sull’area lacustre, in realtà non si data alcuna opportunità per la effettiva valorizzazione “sostenibile” e lo sviluppo delle attività di fruizione dell’ambiente: paradossalmente il nostro territorio è oggetto di tante restrizioni, ma ciò non ha portato alcun beneficio in termini di rilancio, occupazione e investimenti.

Per l’A.C.T.A.
Andrea Propana, consigliere comunale di minoranza - Bolsena

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