I carabinieri del comando Provinciale di Viterbo, coadiuvati da personale della locale sezione di polizia giudiziaria della Procura di Viterbo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Viterbo.

Sono stati arrestati due dipendenti di una società del settore informatico, la Elecom di Roma. Si tratta del direttore tecnico e dell'addetto alle vendite, accusati del reato di concorso in corruzione aggravata.

Il provvedimento è stato emesso, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica di Viterbo, Laura Centofanti e Fabrizio Tucci, a seguito degli sviluppi investigativi emersi dopo l’arresto in flagranza di reato di tre spersone.

Come si ricorderà due imprenditori e un dirigente dell’Asl di Viterbo, erano stati colti, nei giorni scorsi, mentre si scambiavano, in un bar di Viterbo, una tangente di 15mila euro concordata per l’aggiudicazione di un appalto per la gestione informatizzata dell’Asl di Viterbo.

Le indagini hanno portato ai due arresti di oggi. I due sono accusati di aver, dal 2006 ad oggi, pagato altre tangenti per un importo complessivo di circa 150mila euro, per ottenere per la società per cui lavorano appalti inerenti la gestione informatizzata dell’Asl, per un valore complessivo di circa 550mila euro.

Le risultanze investigative, con cui l’ufficio Gip di Viterbo ha pienamente concordato, hanno trovato piena conferma nelle dichiarazioni rese, nei giorni scorsi, dagli altri co-indagati.

Nel corso dell’operazione che ha portato agli arresti, a seguito di perquisizioni locali, è stata rinvenuta e posta sotto sequestro documentazione varia e materiale informatico.

Nell’abitazione di uno degli arrestati inoltre è stato trovato un quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish suddiviso in dosi sottoposto a sequestro.

Gli arrestati sono stati rinchiusi nei carceri Regina Coeli di Roma e di Velletri (Rm).