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Tangenti- Il tribunale del riesame di Roma ha rigettato l'istanza di libertà
Michele Di Mario resta in carcere
Viterbo - 30 luglio 2009 - ore 15,30

Michele Di Mario
- C'è ancora il carcere nel futuro di Michele Di Mario.

Lo ha deciso il tribunale del riesame di Roma, che ha respinto la richiesta di scarcerazione formulata dall'avvocato di Di Mario, Giuseppe La Bella.

"Sono molto amareggiato - ha dichiarato La Bella - perché ieri in aula ho fornito argomentazioni dure, a tratti durissime, e allo stesso tempo evidenti".

"Non mi sono inventato niente - ha proseguito La Bella - avevo a mia disposizione i documenti e la giurisprudenza, per dimostrare che Di Mario non ha alcuna responsabilità in tutta questa storia".

L'imprenditore Di Mario è stato accusato di corruzione insieme al dirigente del Ced della Asl Fernando Selvaggini e all'ex dipendente Telecom Massimo Ceccarelli.

I tre si erano incontrati per discutere di un appalto di ristrutturazione del sistema di telefonico della Ausl. Durante l'incontro, Di Mario avrebbe versato, secondo l'accusa, una mazzetta da 15 mila euro a Selvaggini.

Il tribunale del riesame è stato chiamato a pronunciarsi, dopo che il legale La Bella aveva presentato l'istanza di scarcerazione. Un'istanza inizialmente respinta dal Gip di Viterbo.

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