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Viterbo - Toccante monologo sul rapporto madre figlia
Daniela Poggi al Tuscia Operafestival
Viterbo - 31 luglio 2009 - ore 12,30

- Un toccante monologo in cui le parole divengono tutt’uno con le note.

Sabato primo agosto alle 21 in piazza san Lorenzo a Viterbo va in scena “Io. Madre di mia Madre”, di Daniela Poggi.

Uno spettacolo liberamente tratto da “Mia madre. La mia bambina” di Tahar Ben Yelloun e “Una morte dolcissima” di Simone de Beauvoir. Insieme a Poggi, sul palco due grandi musicisti, come Giovanna Famulari e Massimo De Renzi.

“Negli ultimi anni, quando mi è possibile – spiega Poggi - cerco di affrontare il mio lavoro, soprattutto quello teatrale, con un forte senso di responsabilità nei confronti delle tematiche sociali.

Gli anziani, per esempio, con il loro mondo, le loro esigenze, le loro malattie, quel distacco dalla vita, quell’attesa inesorabile e lo sconvolgimento della mente quando le cellule degenerano e regalano l’alzheimer, o il parkinson, o il cancro.

La società dei “figli” spesso dimentica che quegli anziani sono i nostri padri, le nostre madri, coloro che ci hanno dato la vita. A volte vengono abbandonati al loro destino, chiusi in ricoveri perché rappresentano un peso dentro casa. Vengono allontanati senza amore. A volte sono sopportati.

A volte però vengono amati oltre misura diventando loro stessi “figli dei loro figli”.

“Io – continua - voglio raccontare questo amore, questa dedizione verso una madre, partendo da due grandi autori, Tahar Ben Jelloun e Simone de Beauvoir, nei quali ho ritrovato la mia storia, la mia vita di madre di mia madre”.

“Con me – annuncia - sul palcoscenico due straordinari musicisti: Giovanna Famulari e Massimo De Renzi. Sulle note di un violoncello, un pianoforte ed una chitarra ritroveremo Bach, Puccini, Vivaldi, Gershwin ed altri grandi autori”.


Grande anteprima in esclusiva per il Tuscia Operafestival.

Domenica due agosto alle 21, in Piazza San Lorenzo a Viterbo, proiezione del film “La Bohème” di Robert Dornhelm, con Anna Netrebko e Rolando Villazòn.

Si tratta di una produzione Unitel e Mr-film, in co-produzione con la seconda televisione tedesca, la Zdf, la tv di stato austriaca, Orf, Sky Classica, in associazione con Img, con il sostegno di Öfi (Österreichisches Filminstitut), Ffw (Filmfonds Wien) e Orf Film-/Fernsehabkommen.

Dopo aver calcato i più importanti palcoscenici del mondo, Anna Netrebko e Rolando Villazón ora conquistano il grande schermo.

Le riprese del film La Bohème sono iniziate a Vienna ai primi di febbraio, per la regia di Robert Dornhelm ("Guerra e Pace," nomination agli Oscar per "I ragazzi dell’opera"). Una produzione costata cinque milioni di euro, prodotta dalla Unitel di Jan Mojto, uno dei più grandi produttori di film audiovisivi di musica classica nel mondo, e da Kurt Mrkwicka (MR Film, Vienna).

Oltre ad Anna Netrebko e Rolando Villazón, hanno ruoli principali anche Nicole Cabell, George von Bergen, Adrian Eroed e Vitaly Kovalyov.

Bertrand de Billy dirige la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, il Coro del Bayerischer Rundfunk ed il coro dei ragazzi del Staatstheater am Gärtnerplatz, Monaco di Baviera. Il direttore della fotografia è Walter Kindler.

Dopo la produzione de "La Traviata" di Verdi del 2005 da Salisburgo, che è stata vista da milioni di spettatori in Germania ed Austria, Anna Netrebko e Rolando Villazón sono diventati la coppia per eccellenza nel mondo dell’opera.

Il concerto che hanno eseguito insieme per il campionato mondiale di calcio davanti a 20.000 spettatori al Waldbühne di Berlino nel 2006, è stato trasmesso in diretta in Germania dalla rete generalista ZDF e successivamente trasmesso in 27 altri paesi in tutto il mondo, facendo registrare ascolti record.

Di recente, la coppia ha condiviso il palcoscenico nella celebre opera “Manon” di Massenet al Deutsche Staatsoper Unter den Linden.

Il set de "La Bohème" – ambientato a Parigi alla metà del diciannovesimo secolo – è stato ricreato al "Filmstadt Wien", conosciuto anche come Studio Rosenhügel: il quartiere latino con i suoi vicoli di pavé, il Café Momus, l’ufficio della dogana, la soffitta di Rodolfo e la stanzetta di Mimi, tutto è stato ricreato e riprodotto minuziosamente.

Oltre 100 comparse hanno popolato il set: mangiatori di fuoco, artisti di circo sui trampoli e bande musicali evocano con esuberanza l’atmosfera colorata del mercato alla vigilia di Natale in una Parigi gelida.

I set sontuosi e gli effetti speciali danno vita ad uno straordinario film di opera teatrale. Tanto che il regista Robert Dornhelm afferma: "Con questo film, questa musica e questa storia è possibile incantare anche chi non è amante dell’opera.

"La musica de La Bohème è stata registrata nell’aprile del 2007, in un’esecuzione concertistica a Monaco di Baviera. Nonostante ciò, Dornhelm ha preteso un impegno totale dai suoi cantanti.

Ove possibile, hanno cantato dal vivo in tutte le scene; per questo motivo le riprese non avevano mai inizio prima delle 10 di mattina, per risparmiare le voci dei cantanti.

finché il contegno degli astanti gli rivela che Mimì si è spenta. Piangendo, si getta allora sul corpo della fanciulla invocandola disperatamente.

"La Bohème" di Giacomo Puccini (1858-1924) è uno dei grandi capolavori dell’opera italiana. L’opera in quattro atti è basata sul romanzo "La vie de Bohème" dallo scrittore francese Henri Murger.

Puccini incaricò a Luigi Illica e Giuseppe Giacosa la drammatizzazione delle scene.

Il tema è la vita dei Bohemien di Parigi alla metà del diciannovesimo secolo – la lotta quotidiana per sopravvivere, i loro amori, la povertà, i sacrifici e i morti. Il primo Febbraio del 1896 Arturo Toscanini dirige la prima mondiale de "La Bohème" al Teatro Regio di Torino.

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