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Civitella D'Agliano - Rifondazione prende le distanze dal Pd, con la lista "Sinistra unita"
"Accordo saltato per colpa della solita banda dei 4"
Viterbo - 10 maggio 2009 - ore 16,50

Riceviamo e pubblichiamo - Nei cittadini democratici e di sinistra di Civitella c’era un’attesa molto forte: la realizzazione di un accordo tra le forze moderate e di sinistra, che avrebbe probabilmente permesso di battere la giunta di destra che amministra da cinque anni il nostro Comune.

Si dice che la storia non si ripete mai in egual maniera, eppure a Civitella succede.

Cinque anni fa la “banda dei quattro”, con in testa l’allora sindaco Caiello, si rifiutò di incontrare Rifondazione Comunista, nonostante fosse stato ripetutamente e da più parti richiesto.

A loro dire avevano un candidato alla carica di sindaco che, da solo, portava mille voti e per questo non sentirono l’esigenza di ascoltare le proposte espresse da altre forze politiche. Persero le elezioni.

Questa volta, sulla base di un comune convincimento tra una parte del Pd, l’intera Rifondazione Comunista e le varie forze che compongono il locale centrosinistra, sulla necessità di un rinnovamento degli uomini e della politica, si è avviato un positivo confronto, che purtroppo è stato interrotto dalla “banda dei quattro”, facendo prevalere la vecchia politica che ha già distrutto il paese.

Nonostante si fosse ormai di fatto giunti a un accordo di programma e di rappresentanza – avendo Rifondazione Comunista rinunciato o ridimensionato gran parte delle legittime richieste iniziali, per mettere in primo piano la volontà e il bisogno di mandare a casa la destra e di rinnovare la politica di questo paese – ci veniva proposto come candidato alla carica di sindaco Roberto Caiello.

Un nome sul quale Rifondazione e una parte importante dello stesso Pd avevano espresso una pregiudiziale negativa a una sua candidatura a qualsiasi livello e questo non certamente sul piano personale bensì per le sue politiche, passate e presenti.

Ma la decisione è risultata definitiva. Il Pd ha rifiutato qualsiasi altra candidatura, ponendo così fine al percorso comune e anzi, come nel caso dell’ultimo consiglio comunale, dimostrando grande affinità con la politica personalistica della giunta Mancini (cosa ancora più preoccupante se determinata da “strategie elettorali” per accaparrarsi o non perdere voti, in sfregio all’interesse dell’intera collettività).
A ognuno le sue responsabilità.

Oggi i falsificatori e i mistificatori della storia (per altro bene individuati) tentano di scaricare in maniera subdola le responsabilità sul partito della Rifondazione Comunista che, invece, tendendo fede a quasi vent'anni di opposizione ai “regimi” Caiellani e Manciniani presenta, insieme ad altre forze della sinistra, la lista civica "Sinistra unita per Civitella", una lista elettorale all’insegna del rinnovamento e della buona politica.

Rifondazione Comunista – Civitella d’Agliano

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