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Viterbo - Interviente il garante dei detenuti Morrone: "Dall'inizio dell'anno sono già 6"
"Troppi i morti in carcere"
Viterbo - 12 maggio 2009 - ore 15,30

- Nel Lazio scatta l'emergenza morti nelle carcere: dall'inizio del 2009 alla fine di aprile sono, infatti, sei i decessi accertati fra le persone sottoposte a limitazioni della libertà personale cui si deve aggiungere il suicidio della donna tunisina della settimana scorsa al Cie di Ponte Galeria.

La denuncia è del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.

Dei decessi ufficialmente accertati dai collaboratori del Garante, ci sono tre suicidi(uno nel carcere di Velletri, uno in quello di Viterbo e uno nel Cie di Ponte Galeria), uno per malattia (Sandro C. nella clinica Villa Immacolata di Viterbo) e tre ancora da accertare (uno nel Cie di Ponte Galeria, uno a Rebibbia Nuovo Complesso ed uno agli arresti domiciliari).
 
Di queste morti le ultime tre e si sono verificate il 1 aprile a Rebibbia Nuovo Complesso (Luciano C., 37 anni, trovato morto nella sua cella per cause in corso di accertamento), il 9 aprile, quando Massimo C., 40 anni è stato trovato morto in casa dopo essere stato scarcerato poche ore prima dal carcere di Regina Coeli e il 7 maggio, con l'immigrata tunisina che si è impiccata a Ponte Galeria.
 
«Se in carcere si continua a morire, come adesso, il 2009 sarà ancora peggio dello scorso anno, quando contammo la cifra record di 18 decessi in tutta la regione – ha detto il Garante dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni - Il sovraffollamento, considerando che in tutta Italia siamo ormai arrivati a contare oltre 62mila detenuti, la carenza di personale, di fondi e strutture, la difficoltà a svolgere una adeguata attività trattamentale rendono, di fatto, inapplicabile il dettato Costituzionale sul recupero sociale del reo e fanno del carcere un luogo ancor più invivibile, soprattutto per i più deboli".

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