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Celleno - Morto ieri mattina al Gemelli il ragazzo rimasto ferito dall'esplosione della bombola - La testimonianza dello zio
"Emanuele non era operabile"
Viterbo - 13 maggio 2009 - ore 1,30

Emanuele Di Martino
Le immagini del giardino dov'è esplosa la bombola
- Un attimo prima era lì disteso a godersi il sole. Poi lo scoppio e la corsa all'ospedale di Roma.

Per Emanuele Di Martino, il diciottenne di Celleno colpito dall'esplosione di una bombola a gas, non c'è stato niente da fare.

“Eravamo in auto e ci avevano dato qualche speranza che Emanuele potesse farcela - racconta telefonicamente ad amalfinotizie.it lo zio di Emanuele, Giuseppe Di Martino, residente a Maiori, che è corso ieri a Roma al capezzale del ragazzo -. Ma i medici hanno dovuto ricredersi. Emanuele non era operabile perché il colpo subito alla testa dalla bombola di gas esplosa gli ha procurato danni cerebrali irreparabili”.

Sembra che dopo lo scoppio la bombola sarebbe rimbalzata per ben tre volte colpendo in maniera violentissima alla testa il ragazzo soccorso poco dopo dal 118 e poi trasferito d'urgenza al Gemelli di Roma dove è spirato.

I funerali di Emanuele si dovrebbero svolgere tra giovedì e venerdì a Celleno.


Celleno - Morto questa mattina al Gemelli il ragazzo rimasto ferito dall'esplosione della bombola
Emanuele non ce l'ha fatta
Viterbo - 12 maggio 2009 - ore 15,55

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