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Viterbo - Cinquantottesimo annivarsario dalla costituzione dell'Aviazione dell'esecito - Croce d'onore al maggiore Roberto Punzo
Sulla sedia a rotelle per salvare dei bambini
Viterbo - 13 maggio 2009 - ore 14,30

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Roberto Punzo
58esimo anniversario - Fotocronaca
L'Aves in festa
“Ho compiuto il mio dovere rimanendone vittima. Sono finito su una sedia a rotelle, ho subito cinque interventi chirurgici e cambiato quattro ospedali, ma per me è stato un privilegio”.

Queste le parole del maggiore Roberto Punzo, un ufficiale impiegato dalle Nazioni unite durante una missione nel sud del Libano nel 2006.

Il 23 luglio dello stesso anno il maggiore è stato gravemente ferito all'addome a causa di un colpo d'arma da fuoco mentre stava cercando di mettere in salvo all'interno della base delle Nazioni unite a Maru Ar Ra's donne e bambini coinvolti in improvvisi aspri combattimenti.

Questa mattina durante la cerimonia per festeggiare il cinquantottesimo anniversario dalla costituzione dell'aviazione civile dell'esercito, svoltasi al circolo ufficiali del centro addestrativo aviazione esercito, il maggiore Punzo ha ricevuto la croce d'onore per aver accresciuto il prestigio dell'Italia in ambito internazionale grazie al suo sacrificio.
Insieme a lui questa mattina c'erano i generali Sensi e Verdecchia, Alessandro Mazzoli presidente della provincia, l'assessore Arena in rappresentanza del comune, il presidente del consiglio comunale Gabbianelli, il vice prefetto Tarricone e il generale di divisione Enzo Stefanini, comandante della base Aves di Viterbo.

Quest'ultimo è stato il cerimoniere della semplice, sobria e toccante celebrazione, organizzata quest'anno senza grandi fasti sia per la grave crisi economica che sta attraversando l'Italia, sia per rispetto alle vittime del grave terremoto d'Abruzzo.
“Cinquantotto anni sono veramente pochi per una specialità dell'esercito, siamo il corpo più giovane - ha spiegato il generale Stefanini – ma noi li abbiamo trascorsi facendo passi da gigante grazie alle tecnologie che ci hanno permesso di operare anche nella terza dimensione, il cielo.

La crescita della nostra specialità è costata sangue e tanto sudore - ha continuato Stefanini – centotredici sono stati i nostri caduti in questi anni durante le operazioni di pace”.

Erano presenti anche i familiari dei caduti dell'Aviazione dell'esercito i quali hanno ricevuto un medaglione per commemorare i loro cari.
I medaglioni sono stati fatti da Vittorio Pollio maresciallo della guardia di finanza in congedo poi divisi tra i diversi reparti che hanno partecipato alle missioni di pace.

Mamme, sorelle, fratelli e vedove hanno ritirato questi riconoscimenti con gli occhi lucidi ma anche con tanto orgoglio.

Alla cerimonia è stato presentato anche il libro scritto dal colonnello Tonicchi intitolato “Baschi azzurri, l'aviazione e l'esercito oggi”.

“Questo libro – ha spiegato il comandante Stefanini – è un manuale, una fotografia inedita e attuale della nostra specialità, un profondo ringraziamento a tutto il personale che in questo momento si trova nei teatri operativi fuori il nostro paese.

Militari che portano la pace o almeno cercano di farlo, purtroppo la democrazia non si esporta ma si mostra in modo tale da convincere altri popoli ad adottarla – ha concluso il generale – . Questi uomini e queste donne sono la migliore espressione apolitica del nostro paese, l'esercito è super partes, tiene conto solo ed esclusivamente alla formula del giuramento che ci guida poi per tutta la vita.

I nostri soldati non si spaventano davanti ai pochi fondi che ci vengono dati, non ci piegano ne ci indeboliscono, perché pensiamo sempre ai soldati che ci hanno preceduto, che hanno combattuto sul fiume Don o in nord Africa i quali non percepivano quasi nessun stipendio, ma combattevano solo per la nostra nazione".

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