- Le imprese di carrozzeria non ci stanno a lavorare alla condizioni imposte dalle compagnie di assicurazione, soprattutto quando queste sottraggano al cliente anche la libertà di scegliere il carrozziere di fiducia.
Il malumore cresce, tanto più che, nonostante il vento della crisi soffi forte sul settore, le aziende sono chiamate ad investire in nuove tecnologie e nel miglioramento dell’ambiente di lavoro. Proprio per un confronto sul rapporto degli operatori economici con i gruppi assicurativi e sulle possibili azioni da attuare, la Cna ha promosso per venerdì prossimo, 15 maggio, alle ore 21, presso la propria sede di Viterbo (in via I Maggio 3), l’assemblea provinciale della categoria.
Insieme con il segretario dell’associazione, Adalberto Meschini, e il responsabile dei carrozzieri, Luca Fanelli, interverrà il segretario nazionale di Cna Servizi alla Comunità, Mario Turco.
“I contratti che diverse compagnie hanno proposto agli imprenditori per la gestione del sinistro -dicono alla Cna- prevedono l’applicazione di tariffe che non garantiscono la copertura dei costi di gestione delle aziende e la fornitura dei pezzi di ricambio da parte delle stesse assicurazioni, spesso con la conseguenza, in quest’ultimo caso, di un allungamento dei tempi di riparazione dei veicoli. Non solo. Il cliente è costretto a rivolgersi solo al carrozziere indicato dalla compagnia. In questo modo, né le imprese né gli automobilisti sono tutelati”.
Secondo la Cna, serve un’azione comune della categoria. Nel corso dell’assemblea, il responsabile nazionale illustrerà anche le modalità operative di gestione del sinistro adottate in alcune realtà provinciali e spiegherà l’istituto della “cessione del credito” a tutela delle carrozzerie.
“Puntiamo su esperienze innovative che possano soddisfare -è l’idea di Meschini- le esigenze di tutti i soggetti: automobilisti, compagnie e imprese”.
