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Si è svolto il 12 e il 13 maggio presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere moderne dell’Università della Tuscia il seminario internazionale sul tema “Filosofia e dialogo paritetico tra le culture”, promosso dalla Scuola Superiore di studi in filosofia e dalle università di Roma Tor Vergata, dell’Aquila e della Tuscia.
Un’importante appuntamento per la riflessione sul dialogo tra culture diverse attraverso la filosofia, con una particolare attenzione per il pensiero africano di cui erano ospiti due esponenti: Nkolo Foè dell’Università di Yaoundé (Camerun) e Rachida Tlili Sellaouti dell’Università di Tunisi La Manouba (Tunisia).
I partecipanti sono stati ricevuti e salutati dal preside Gaetano Platania, sempre disponibile alla realizzazione di eventi internazionali nella Facoltà di lingue.
Alloggio d’eccezione il Relais del Lago a Marta, dove l’accoglienza è stata curata dalla professoressa Loretta Tofanicchio, insegnante di lingua francese alle scuole superiori di Viterbo, con l’aiuto della laureanda Beatrice Rindone.
“Se si desidera realizzare il dialogo paritetico delle culture – ha affermato la prof. Nadia Boccara, coordinatrice dell’evento – è necessario che gli studiosi della filosofia occidentale conoscano le linee generali della ricerca filosofica che si svolge in Africa, così come i filosofi francofoni si interessano a tematiche che interessano anche il Nord del mondo. Al contrario, noi filosofi dell’Occidentale poco o niente sappiamo della loro filosofia e dei dibattiti che animano la ricerca filosofica africana”.
Hanno partecipato al seminario i docenti Anselmo Aportone, Gianna Gigliotti e Federico Ferraguto (Roma Tor Vergata), Gino Roncaglia, Saverio Ricci, Barbara Turchetta e Letizia Gai (Tuscia), Niccolò Argentieri (Scuola superiore di studi in filosofia) e Giannino Di Tommaso (L’Aquila), con quest’ultimo che ha riferito della drammatica situazione che sta vivendo l’ateneo della città abruzzese.
Ai docenti vanno aggiunti dieci dottorandi provenienti da tutta Italia, dal Portogallo e dalla Svizzera. La segreteria scientifica è stata curata da Nadia Boccara, Francesca Crisi e Fabrizio Mangiameli, quella organizzativa da Cristina Baleani, Cinzia Boni e Tonino Parrino.
