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Viterbo - Lo annuncia il sindacato Rdb
Direzione del Tesoro e Ragioneria, entrambi gli uffici nella lista delle sedi da chiudere
Viterbo - 13 maggio 2009 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo -
Con poche righe nascoste all’interno del decreto sul terremoto in Abruzzo approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 Aprile 2009 viene stabilita la chiusura di 80 uffici della Pubblica Amministrazione diffusi su tutto il territorio nazionale.

Il decreto legge 28 Aprile 2009, n. 39 – Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo - prevede, infatti, una serie di misure per far fronte all’emergenza terremoto: nuove lotterie ad estrazione istantanea, l’attivazione di nuovi giochi da attuare presso i supermercati, ecc.

Paradossalmente, alla stregua di un Bingo, sotto la voce “Norme di carattere fiscale in materia di giochi” è inserita anche la soppressione di 40 Direzioni prov.li del Tesoro e 40 Ragionerie Prov.li dello Stato.

La lista delle sedi provinciali da chiudere, inoltre, è apparsa, all’insaputa di tutte le parti interessate, in un articolo pubblicato il 10 maggio u.s. dal quotidiano La Stampa, Viterbo è tra le sedi destinate a chiudere.

I lavoratori, privati di ogni dignità forse perché ritenuti ormai parassiti di questa società, apprendono ancora una volta solo tramite i giornali il futuro del loro posto di lavoro, ma non conoscono ancora il loro destino lavorativo.

Il decreto cita vaghe parole rispetto alla collocazione del personale che potrebbe transitare “prioritariamente” presso l’Amm.ne dei Monopoli di Stato e presso le altre Agenzie anche tramite processi selettivi.

Ma a Viterbo non esiste la sede dell’Amm.ne dei Monopoli di Stato e, per quanto riguarda le altre Agenzie, i tagli degli organici effettuati con la legge 133 dello scorso agosto permettono il transito di ulteriore personale? Inoltre, cosa significa “anche tramite processi selettivi”?

Queste sono le domande dei 40 dipendenti in servizio a Viterbo e dei circa 2000 in tutta Italia.

Con sprezzante arroganza i vertici politici e amministrativi del Ministero dell’Economia e delle Finanze continuano a negare ogni informazione rifiutando anche le urgenti richieste di incontro promosse dalle OO.SS, soltanto dopo che la RdB ha protestato con circa mille lavoratori l’8 maggio presso da Direzione Generale del Ministero, la Dott.ssa Baffi, Delegata alla contrattazione sindacale, si è impegnata ad attivarsi in tempi brevissimi per convocare le organizzazioni sindacali sul problema della chiusura degli uffici, chiusura che ha colto di sorpresa anche la dirigenza del MEF.

Questo palese atto di destrutturazione della Pubblica Amministrazione iniziato con il ridimensionamento di tipo territoriale, è il primo passo verso la privatizzazione dei servizi svolti finora dalla Direzione Prov.le del Tesoro e verso la demolizione del controllo della spesa svolto dalle Ragionerie ma, soprattutto, rappresenta un ulteriore danno all’utenza che si vedrà privata di un punto di riferimento sul territorio.

Confidando che, oltre alla riduzione dei servizi, non vi sia anche una perdita di posti di lavoro in una provincia che detiene un nefasto primato rispetto all’occupazione, invitiamo le istituzioni locali, Prefetto, Presidente della Provincia, Sindaco nonché i responsabili provinciali delle Agenzie fiscali ad aprire un urgente tavolo al fine di vagliare le disponibilità per ricollocare sul posto il personale.

Paola Celletti
Rdb Cub

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