Riceviamo e pubblichiamo - La grave crisi che colpisce le aziende del Distretto della Ceramica di Civita Castellana, ci porta a fare delle riflessioni in merito.
E' urgente attuare delle strategie immediate per non far aggravare la situazione economica, e mettere in essere, poi, quelle azioni, che nel breve e nel medio periodo ci permettano di uscire da questa congiuntura negativa e di rilanciare il settore.
Per quanto riguarda l'immediato non vedo altra situazione se non quella, di chiedere al Governo e a tutte le istituzioni che sono coinvolte nell'opera di soccorso e di ricostruzione delle aree terremotate dell'Aquila, di utilizzare, in base al D.L.n.39 del 28 Aprile 2009 all'art.2 com.2, per le costruende case di prima accoglienza e per le altre future, le serie di sanitari che sono prodotte nel distretto della ceramica di Civita Castellana.
Questo porterebbe ad una immediata iniezione di liquidità che allenterebbe la pesante situazione economica delle aziende che hanno messo in Cassa Integrazione i dipendenti.
Attuare questo primo intervento, farebbe coincidere le necessità di due realtà comunque in difficoltà: l'evento drammatico che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi, e la grave situazione economica di Civita Castellana, che non può essere paragonato al terremoto, ma colpisce comunque tutti gli strati sociali della società civitonica, ed in massima parte le famiglie che basano il loro reddito, prevalentemente sul lavoro nelle aziende del settore ceramico, che è esclusivo in questa zona.
L'entrata in crisi delle ceramiche, su cui si basa l'economia prevalente della città, non colpisce solo le famiglie dei lavoratori del settore, ma anche tutti, dipendenti o non degli altri aspetti dell'economia: artigiani, commercianti, agricoltori e terziario.
Per cui l'intervento rientrerebbe, nella sfera della politica sociale.
Domenico Parroccini
Candidato a Sindaco di Civita Castellana nella lista Popolari-Liberali
