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Sassi lanciati contro il regionale Roma-Viterbo, convoglio bloccato - Il consigliere Talotta racconta la disavventura
"Il treno non arrivava e nessuno ci avvertiva"
Viterbo - 15 maggio 2009 - ore 13,50

Roberto Talotta, consigliere comunale
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Riceviamo e pubblichiamo - Ieri, 14 maggio, ho vissuto personalmente un episodio che, ancora una volta, ha interessato negativamente i viaggiatori che intendevano raggiungere Roma con il treno delle ore 7,58, in partenza dalla stazione di “Porta Romana”.

Con il passare dei minuti, il fermo del convoglio, rispetto all’orario di partenza, ha insospettito i tanti passeggeri che, un po’ disorientati e spazientiti, uno dopo l’altro, sono scesi per cercare di capire cosa stesse accadendo.

Tra un interrogativo e l’altro, si è appreso che un vetro era andato in frantumi, forse quale conseguenza di un atto vandalico e tanto è bastato per comunicare agli indispettiti viaggiatori che quel treno non sarebbe più partito, nonostante le vibrate proteste di coloro che, nella mancata partenza, vedevano stravolta la loro agenda di lavoro.

Di treni o autobus sostitutivi nemmeno a parlarne e, con santa pazienza per alcuni e con imprecazioni di altri, gli sfortunati viaggiatori sono stati costretti a salire sul treno delle ore 8,58.

L’episodio, di per se disdicevole, merita comunque una sottolineatura più che critica in considerazione del fatto che, al di là del leggero “incidente”, non si può giustificare la circostanza che un centinaio di persone continuavano a stare nelle carrozze senza che nessuno si degnasse di dare notizia sul blocco del treno.

Altre comunità, sicuramente meno evolute della nostra, attraverso “segnali di fumo” o con rumorosi “tam-tam”, in pochi secondi avrebbero trasmesso le dovute informazioni che il caso richiedeva.

Inoltre, per una città che aspira a definirsi “europea” con l’avvento dell’aeroporto, si deve prevedere perlomeno una “soluzione alternativa-sostitutiva” a compensazione di un mezzo pubblico impossibilitato, per sopraggiunta emergenza, a servire l’utenza che, come spesso accade a Viterbo, subisce suo malgrado le palesi “insufficienze” delle Ferrovie dello Stato.

Roberto Talotta
Consigliere comunale di Viterbo

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