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Viterbo - Consiglio comunale - Diretta - Fine
Gli immobili? Si vendono per fare fronte alle perdite delle partecipate
Viterbo - 15 maggio 2009

Ore 18.55 - E gazometro venduto ai privati, anziché acquisito dal Comune. Adesso in zona c'è un progetto per un piano integrato.

Avendo parlato del mattatoio di valle Faul, Serra (Pd) fa una capatina anche li vicino, all'impianto dismesso, ripercorrendo le vicende che hanno portato alla vendita a privati.

Si passa alla votazione. La delibera per l'alienazione dei beni patrimoniali passa con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione del presidente Gabbianelli.

Il consiglio prosegue con l'illustrazione del bilancio.


Ore 18.10 - “Abbiamo predisposto – spiega Marcuccio Marcucci (Pdl) – un piano che ci permette di guardare avanti con più tranquillità. Approvo incondizionatamente il piano delle alienazioni.

Abbiamo il tempo di rivedere eventualmente il modo di operare. In modo da preservare parte del patrimonio, se dovessero presentarsi tempi peggiori”.

La minoranza ha un'idea diversa.

“I soldi per mettere in sicurezza scuole e strade, si dovevano prendere da altri capitoli di bilancio – spiega Francesco Serra (Pdl) – ci sono in bilancio 600mila euro dati per il condono edilizio, ci sono 180mila euro per i conteggi del museo civico.

Sono solo due esempi. Di soldi che investiti nella messa in sicurezza, permettevano di usare i soldi dell'alienazione, per fare investimenti veri.

Con le dismissioni si fanno investimenti. Sul piano d'alienazione, ho posto attenzione all'ex mattatoio a valle Faul. Già da tempo ho chiesto come mai i lavori di ristrutturazione non fossero ripresi.

Ora si vende”.


Ore 18.00 - Si vendono gli immobili anche per fare fronte alle perdite delle partecipate.

Marini replica.

“La fase di diminuzione delle perdite delle società partecipate è evidente. La situazione si va stabilizzando. Mi auguro senza perdite di posti di lavoro. Abbiamo cercato d'uscire dal tunnel nel modo più indolore. E' un dato certo. La perdita anche è certa, ma è diminuita notevolmente.

E' stato un anno stressante per chi ci ha lavorato.

Per la vendita del patrimonio, il decreto di giugno prevede in modo forte un rientro nei parametri europei e relativa vendita del patrimonio.

Con la seconda fase di vendite abbiamo pensato di mettere in sicurezza strade e scuole.

L'opposizione che in Provincia è maggioranza è un po' strabica. A me critica la vendita del patrimonio. Su questo argomento non c'è molto da speculare. Per fare manutenzione straordinaria delle strade, lo Stato, la Regione non ti danno un soldo”.

Sollecitato, lancia una battuta anche sulla vicenda del nuovo liceo scientifico di Viterbo.

“Lì sono preparato. L'ho fatto cinque anni fa il progetto, quando c'ero io. Qualche amministratore poteva essere più accorto. Il progetto del liceo era pronto. E oggi si sarebbe fatto con sei milioni di euro e non nove”.


Inaugura gli interventi Alvaro Ricci (Pd).

“Non siamo contrari ad alienare beni immobili improduttivi - spiega – ma ci preoccupa come voi pensate di impegnare le risorse. Vendere beni d'interesse per effettuare manutenzione ordinaria e straordinaria, è irrispettoso.

Se si vende per fare la scuola a Santa Barbara va bene, ma per rifare le strade o gli impianti elettrici, a me sembra che si volatilizzi il patrimonio comunale.

I tre immobili a piazza delle Erbe fruttano quattromila euro per gli affitti. Invece di vendere, si poteva fare un mutuo patrimoniale.

Si vende, ma non mi risulta che per finanziarsi l'amministrazione abbia mai chiesto finanziamenti europei.

Dire che si vende perchè un bene non persegue fini istituzionali. Che significa?

Se siamo arrivati alla frutta, ditecelo”.


Ore 17.30 - C'è un privato che a sue spese vorrebbe risistemare la scalinata sconnessa e pericolosa, che collega via Sant'Antonio a via San Lorenzo? Lo domanda Barbieri (Udc) al sindaco. Ma Marini non ne sa nulla.

Quindi chiuse le interrogazioni, si passa alle alienazioni degli immobili.


Ore 17.25 - “E' importante – parla il sindaco Marini – che la Regione sulle terme ex Inps abbia mantenuto fede all'impegno.

In questo anno ci siamo dati da fare con la Regione. Speravamo di fare prima. E' un momento di soddisfazione per l'amministrazione comunale. Da anni attendevamo questo riconoscimento.

Ora dovremo essere celeri per la fase esecutiva”.


Le terme arrivano in consiglio comunale, con il consigliere Alvaro Ricci (Pd) che ricorda la delibera passata oggi in Regione con cui è ceduta metà della proprietà dell'impianto ex Inps al Comune.

Con il presidente Gabbianelli che esprime soddisfazione per la notizia. “Nel 2003 – ricorda – ricevetti una richiesta dal ministero del Tesoro per la cessione dell'impianto.

Mi si chiese di fare una delibera per l'assegnazione. Il tutto in base a un progetto termale di sviluppo, con un investimento di tre miliardi di vecchie lire.

In cinque si sarebbe rientrati dall'investimento fatto.

Ma l'Inps al tempo fece una società che aveva già deciso prima dell'atto definitivo, di prendere in usufrutto per nove anni alla società stesso. Decidemmo di intestare la proprietà al 50% alla Regione. In via momentanea. Per evitare che la proprietà rimanesse all'ente.

Anche la giunta Storace attese un tempo improponibile per trasferire al Comune la proprietà. A fine mandato, nel 2005.

Il primo atto della giunta Marrazzo fu di revocare l'assegnazione del 50%. Tanto che fummo costretti a fare ricorso al Tar. Ci ha dato ragione dal 2006.

Oggi sono soddisfatto che finalmente il diritto del Comune sia stato rispettato”.


Ore 16.55 - Si parte con le interrogazioni.

Apre Linda Natalini (Pd) sulla cooperativa Arcu 2002. “Abbiamo appreso – spiega – che ha problemi economici.

Non vorremmo trovarci nelle stesse condizioni della situazione in cui si siamo trovati con le mense.

Il Comune ha espletato in maniera effiiente il controllo nei confronti di ditte che lavorano per conto dell'amministrazione? Già a inizio anno ne avevo parlato, della cooperativa, a proposit dello sportello famiglia.

Intendo conoscere che cosa ha fatto il Comune per controllare e cosa sta facendo per verificare se le difficoltà influenzino il servizio.

Stamani il presidente della cooperativa ha detto sulla stampa che stava sanando la situazione a partire dall'Inps. Cosa significa? Che il Comune ha effettuato pagamenti senza versamenti?”.

Replica il sindaco Marini in attesa della risposta scritta. “E' stata intrapresa un'azione verso le cooperative che hanno incarichi per verificare l'attuale stato con i collaboratori in modo capillare. Mi risulta che anche su indicazioni dei sindacati, che ci sia uno stato delle cose abbastanza favorevole verso i dipendenti.

In questo caso l'assessore Sabatini ha fatto approfondimenti. Credo che sia più la stampa ad alimentare che non il fatto. Me lo auguro. Nostro compito è vigilare sui dipendenti delle aziende e delle cooperative”.

Integra l'assessore Sabatini: “Il lavoro di controllo è quotidiano. Con gli asili verifichiamo la sicurezza degli immobili e quella interna e il rapporto con le assistenti, senza dimenticare le misure igieniche. Gli uffici lo fanno quotidianamente. Al momento del pagamento delle spettanze, sono fatti controlli circa i vincoli imposti dalla normativa”.

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