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Tarquinia - Tavolo tecnico per risolvere il problema nel centro storico
Mazzola dichiara guerra ai piccioni
Viterbo - 16 maggio 2009 - ore 11,30

- Sarà istituito un tavolo tecnico per affrontare i problemi causati dalla presenza dei piccioni nei centri storici. Questo il risultato della riunione convocata dal prefetto di Viterbo Alessandro Giacchetti, alla quale hanno partecipato il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, altri primi cittadini dei comuni del comprensorio, le autorità sanitarie ed esperti.

«La decisione di creare un tavolo tecnico, di cui faro parte, è stata fortemente voluta dal prefetto Giacchetti – lo ringrazio perché ha mostrato fin dall’inizio la massima disponibilità e un forte impegno per trovare delle soluzioni concrete a quella che è una vera e propria emergenza - e nasce dalla necessità di trovare delle soluzioni condivise, che possano essere applicate uniformemente in tutte le cittadine, rispettando le normative vigenti. – spiega il sindaco Mazzola - L'obiettivo principale è di rendere più vivibili i centri storici, attraverso il controllo selettivo della popolazione dei piccioni».

Tra le ipotesi avanzate nell’incontro, ci sono la chiusura degli anfratti delle mura che si trovano nei sottotetti, nei lucernari e nei cornicioni con l'applicazione di semplici reti; l'uso dei dissuasori meccanici come quelli formati da una serie di punte metalliche o plastiche con le estremità smussate, o di quelli elettrici alimentati con basso voltaggio; la riduzione della disponibilità di cibo e delle aree di abbeveraggio; e la pulizia costante delle parti esterne degli edifici.

«Questi volatili – spiega il primo cittadino - trovano nel centro storico di Tarquinia le condizioni ideali per proliferare in modo incontrollato e il loro guano spesso si accumula su tetti, sottotetti, cornicioni e terrazzi, diventando un ricettacolo per microrganismi e insetti. Senza dimenticare che gli escrementi provocano danni notevoli alle superfici murarie e, quindi, al patrimonio storico e artistico della città».

Il sindaco invita infine alla collaborazione la cittadinanza: «Fermo restando il fermo impegno dell’Amministrazione nell’intraprendere, di concerto con gli altri soggetti che siederanno al tavolo tecnico, le iniziative ritenute più opportune, alcuni interventi, quali per esempio la chiusura degli anfratti, l’installazione dei dissuasori, la pulizia delle parti esterne degli edifici, possono essere messi in atto dai singoli possessori degli immobili».

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