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"Un campione nel calcio, come nella vita".
Così don Domenico, uno dei tre sacerdoti che hanno officiato i funerali di Emanuele Di Martino, ha descritto il ragazzo morto il 12 maggio a Celleno, dopo l'esplosione di una bombola.
Una vita stroncata a soli 18 anni.
Erano in tanti, questo pomeriggio, alla chiesa di San Donato, a salutare Emanuele per l'ultima volta.
C'erano gli amici, i compagni di classe, ma anche una buona parte di Celleno che, pur non conoscendo direttamente il ragazzo, ha voluto stringersi attorno alla famiglia. Madre, padre, due sorelle e un fratello. Tutti più grandi di Emanuele, il piccolo di casa che se n'è andato per primo.
In chiesa, anche i compagni di calcio di Emanuele e tutte le squadre nelle quali ha giocato: Grotte Santo Stefano, Virtus Pilastro e Celleno. Per quest'ultima erano presenti la seconda categoria, il gruppo Juniores e la squadra femminile di calcio a cinque serie D.
Don Domenico, che ha pronunciato l'omelia, ha ricordato Emanuele e il suo carattere gentile, disponibile. Aperto agli altri e simpatico, come può essere solo un giovane pieno di vita.