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Viterbo - La Fidal amareggiata per la decisione del Comune
"Il campo scuola sarà intitolato a un politico"
Viterbo - 16 maggio 2009 - ore 11,15

Riceviamo e pubblichiamo
- Il Campo Scuola di Viterbo domani verrà intitolato ad un personaggio politico completamente estraneo al mondo dell’atletica.

Lo abbiamo saputo qualche giorno fa attraverso una telefonata arrivata dalla segreteria di un ufficio comunale che chiedeva se sabato 16 maggio il Campo fosse aperto per la cerimonia di intitolazione.

Nessun preavviso, nessuna lettera, nessun chiarimento, nulla.

Dopo lo stupore di tutti noi, per questa notizia dataci quasi distrattamente e a cose fatte, si è pensato ad uno scherzo o a una decisione ancora non ufficializzata; invece, le nostre richieste di spiegazione e di dialogo sono andate completamente deluse.

Tutto il Comitato Provinciale della Fidal di Viterbo esprime il suo netto dissenso, la sua più totale contrarietà ed il più profondo rammarico per questa decisione dell’Amministrazione Comunale, decisione che viene contestata sia nel merito, ma soprattutto nel metodo.

La storia di uno Sport, del “suo Campo”, è la storia delle donne e degli uomini che lo hanno fatto vivere: la storia del Campo Scuola nasce circa 60 anni fa, come naturale approdo di un’attività creatasi fin dalla fine dell’ottocento e consolidatasi tra le due guerre, per poi definirsi nel dopo guerra con l’unione delle Forze Armate con l’Istituzione Scolastica che portò, grazie all’intuizione dei dirigenti di allora, alla creazione della mitica “Olimpia Viterbo”, che diede poi il via alla moderna atletica viterbese.

L’Amministrazione Comunale ha voluto negare all’Atletica la sua centenaria storia, ha voluto negare con una operazione verticistica la possibilità di una sua propria memoria, la memoria di migliaia di atleti, giudici, dirigenti, allenatori, che non potranno riconoscersi in una loro figura e non potranno riconoscere una figura che si è occupata soprattutto di calcio.

Tant’è che un prestigioso Memorial calcistico viterbese porta il suo nome.

E’ buona norma, prima di una scelta di politica amministrativa, parlare con i cittadini, confrontarsi con loro ed operare scelte condivise; questo buon senso, questa ragionevolezza non alberga tra i nostri amministratori, che si sono ben guardati dal dialogare con “noi dell’atletica”.

La storia si ripete. Prima l’installazione dell’antenna, poi il custode che abita all’interno del Campo ma non lo custodisce, senza dire nulla a noi dirigenti, come se non esistessimo, negandoci quella dignità che ad altre discipline sportive viene concessa.

Non ce ne vogliano i familiari, infatti, alcuni nostri dirigenti che lo hanno conosciuto hanno potuto apprezzare le doti umane, la sagacia politica, la lungimiranza amministrativa del loro caro; non è contro la sua figura che ci rivolgiamo, anzi, siamo sicuri che l’uomo, il politico meriti di essere ricordato, soprattutto in quell’ambiente dove ha operato ed agito. L’apposizione della targa in suo ricordo, in un contesto completamente lontano dal suo operato, si svuota di ogni significato simbolico rendendo il tutto indifferente, e non c’è peggior cosa dell’indifferenza. Non crediamo che la famiglia voglia attorno alla memoria del loro congiunto questo clima.

Alcuni nostri vecchi dirigenti, amareggiati ci hanno sconsigliato di prendere posizione, ma abbiamo deciso di farlo per rispetto e memoria di quanti, figure alte e nobili, in tutti questi anni, per il loro impegno, sono stati patrimonio dell’atletica e di tutto lo sport viterbese.

I campi della “Cittadella dello Sport” di Santa Barbara sono tutti intitolati a dirigenti o figure comunque legate al loro sport; mentre, il Campo di Atletica non avrà un suo simbolico rappresentante.

Sicuramente, come molti ci hanno detto, è troppo tardi per elevare la nostra protesta, avremmo dovuto farlo circa dieci giorni fa non appena conosciuta la notizia; ma promettiamo che nel futuro faremo in modo che chi prende decisioni non lo faccia se non prima di averci ascoltato, e sul tema specifico dell’intitolazione daremo ancora battaglia.

Il Comitato Provinciale Fidal di Viterbo

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