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E’ stato scelto l'istituto comprensivo Dante Alighieri di Civita Castellana-Corchiano per rappresentare la provincia di Viterbo nel gemellaggio Lazio-Calabria, che ha visto protagoniste 6 scuole del Lazio e 4 della Calabria impegnate ad analizzare, studiare, confrontarsi sul complesso problema educativo della legalità, con particolare riferimento agli aspetti della dilagante criminalità organizzata che affligge soprattutto la Calabria.
Si tratta di un progetto triennale, iniziato nel corrente anno scolastico, che ha coinvolto una classe prima media di ogni scuola interessata.
Voluto dai Garanti dell’Infanzia delle due regioni, caldeggiato dal Mpi, e realizzato dalle associazioni Libera e Don Milani, il progetto vuole essere un primo passo verso l’educazione alla legalità con un approccio programmato, pianificato, finalizzato, che abbia obiettivi chiari e concreti.
L’educazione alla legalità a scuola è ancora caratterizzata da un retaggio culturale improntato alla esortazione ed alla elencazione dei principi fondanti la nostra Carta Costituzionale.
Non basta: è necessario operare in situazione, andare ad analizzare e sviscerare le origini e le cause della illegalità per ricercare insieme ai ragazzi forme di condivisione, di persuasione e di soluzione.
Solo in questo modo si crea la “cultura della legalità” che è altra cosa dall’apprendimento nozionistico delle norme che regola la convivenza civile.
E’ questo, in estrema sintesi, il percorso intrapreso dalle 10 scuole coinvolte nel progetto e che al termine di questo primo anno si è concluso con l’incontro di tutti gli alunni nella sede della Regione Lazio a Roma.
Erano presenti i rappresentanti politici e amministrativi della Regione che hanno risposto alle numerose domande poste dai ragazzi e finalizzate ad avere risposte chiare circa gli impegni ed i progetti di chi è chiamato a governare.
Per l’istituto comprensivo Dante Alighieri era presente la classe IB della Scuola media di Corchiano che il giorno successivo giovedì 14 maggio ha ospitato nel proprio paese due classi della Locride offrendo un’accoglienza degna delle più alte cariche dello Stato.
E’ stato un incontro il cui tema, l'educazione ambientale, va di pari passo con il periodo in cui i corchianesi si apprestano a decollare con la “raccolta differenziata porta a porta”che sarà avviata ufficialmente lunedì primo giugno.
All’ingresso della piazza dove si è svolta la manifestazione d’accoglienza campeggiava una grande scritta: l'orgoglio di un paese pulito.
Il rispetto per l'ambiente è il punto cardine dell’educazione alla legalità: chi rispetta l’ambiente non può non avere rispetto per gli altri, come non può non rispettare le leggi.
E’ questo il sunto del discorso fatto dal dirigente scolastico Orlando Pierini per poi essere ripreso e ampliato dal vicesindaco Livio Martini che ha sottolineato come la raccolta differenziata sia lo strumento migliore per “tagliare le gambe” alla criminalità organizzata che rimpingua i suoi loschi affari anche con la scellerata gestione dei rifiuti.
Ai bordi della piazza facevano bella mostra di sé i contenitori della raccolta differenziata che andranno ad occupare le case ed i condomini di tutti i cittadini.
I classici e ingombranti cassonetti, a Corchiano, saranno destinati a entrare definitivamente nel mondo dei ricordi.
