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Viterbo - Il 20 maggio debutta a piazza San Pellegrino
"Maschere: servi e padroni"
Viterbo - 18 maggio 2009 - ore 10,25

- Il prossimo mercoledì 20 maggio alle 10.45 Piazza San Pellegrino ospita il debutto dello spettacolo “Maschere: Servi e Padroni”, inserito nel progetto Attività di Formazione Europea promosso dall’Assessorato alle Politiche Comunitarie della Provincia di Viterbo.

Si tratta di un progetto culturale dell’Associzione Teatro ricerche di Tuscania, membro attivo del Comitato Nazionale per la Salvaguardia della Commedia dell’Arte, realizzato in collaborazione con il Liceo Scientifico “A. Meucci”di Ronciglione, con la direzione artistica di Mario Gallo, il coordinamento pedagogico del Prof. Luca Damiani, le coreografie della Prof. ssa Rosanna Ripamonti e la partecipazione degli studenti Federica Begini, Silvia Bussone, Marta Martorelli, Giulia Tronca, Giulia Brilli, Irene Scialanca, Martina Cipollari, Isabel Mattei, Tim Mazrekaj, Cristina Marino, Luigi Morales e Flavia Vittorini.

Partner dell’iniziativa sono il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e alcuni istituti scolastici di Grecia e Inghilterra.

Il progetto ha l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni del territorio la tradizione della Commedia dell’Arte, una tradizione tutta italiana, che ha dato origine all’evoluzione del teatro moderno europeo. Le maschere della Commedia dell’Arte (Arlecchino, Pantalone, Balanzone, Brighella e altre ancora…) nascono in Italia nel XVI secolo e si diffondono in tutta Europa, divulgando un modo originale di fare teatro per ogni genere di pubblico. Il loro è un linguaggio diretto, dinamico, ironico, e con un valore aggiunto: l’improvvisazione.

I comici dell’arte possiedono infatti l’abilità di improvvisare sulla scena interagendo con il pubblico, attraverso un canovaccio (una sequenza di scene) che serve loro come traccia sulla quale sviluppare dal vivo la storia vera e propria, fatta di dialoghi, gag, movimento e musica. “Eredi” di questo straordinario genere teatrale, sono stati Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Castellani e altri grandi attori italiani.

Il percorso educativo e artistico portato avanti nel progetto sottolinea la necessità di investire sulla persona, sulla sua formazione culturale, sociale ed estetica, per educare i giovani alla cooperazione tra i popoli, e allo scambio delle diversità culturali, in un clima di solidarietà reciproca.

Gli istituti scolastici di Grecia e Inghilterra svilupperanno lo stesso progetto nelle rispettive nazioni, e lo scambieranno con l’esperienza italiana sulla Commedia dell’Arte. La Tragedia greca e Shakespeare saranno gli eventi ospitati a Viterbo, a partire dal prossimo anno scolastico, inseriti in una rassegna teatrale multiculturale all’interno della quale studenti greci, inglesi e italiani si confronteranno sulla storia e sulla tradizione delle proprie origini culturali.

Proprio per l’importanza che la Provincia di Viterbo ritiene di sottolineare riguardo alla Commedia dell’Arte come elemento unificatore e formativo nei riguardi delle nuove generazioni, l’Ente intende attivarsi presso il Governo Italiano per coniugare tutti i soggetti istituzionali preposti ad adottare il riconoscimento della Commedia dell’Arte come Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale, e come elemento educativo necessario all’interno della scuola pubblica.

Un progetto lungimirante che lavora sul futuro dei giovani e del territorio, e sul valore delle tradizioni popolari europee, in netto contrasto con la pericolosa omologazione culturale che rischia, nella nostra società, di appiattire le potenzialità intellettive e creative delle nuove generazioni.

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