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Viterbo - “Dalla Regione un concreto sostegno alla sicurezza sul lavoro”
Oltre 2 milioni di euro investiti da 20 imprese della Cna
Viterbo - 19 maggio 2009 - ore 16,00

- Dallo scorso 8 aprile, in poco più di un mese, 20 imprese della Tuscia associate alla Cna hanno investito 2 milioni e 534mila euro per il potenziamento sia dei sistemi di prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro che degli apparati di sicurezza anticrimine.

Gli interventi sono stati stimolati dal bando (che si è chiuso ieri) con il quale l’assessore regionale alla Piccola e Media Impresa, al Commercio e all’Artigianato, Francesco De Angelis, d’intesa con Sviluppo Lazio, ha voluto indirizzare le economie del Docup 2000-2006 al rafforzamento delle misure di sicurezza nelle attività produttive.

A dare notizia degli importanti investimenti realizzati, sono Adalberto Meschini, segretario provinciale della Cna, e Maurizio Mancini, responsabile dell’Area Sviluppo Impresa dell’associazione. Quest’ultimo ha assistito le imprese nella predisposizione della documentazione necessaria per richiedere alla Regione i contributi a fondo perduto, che garantiscono una copertura fino al 50 per cento delle spese considerate ammissibili.

Davvero positiva, dunque, la risposta dell’imprenditoria della provincia di Viterbo all’avviso pubblico della Regione (che ha stanziato, complessivamente, 20 milioni di euro). “Possiamo fornire, naturalmente, solo i dati riguardanti le aziende per le quali abbiamo curato la domanda. Si tratta comunque di numeri particolarmente significativi, soprattutto se si considera l’entità del contributo richiesto, circa 1 milione e 250mila euro.

Invitiamo le istituzioni a porre l’attenzione sul fatto che le imprese sono pronte, se sostenute concretamente, all’adeguamento degli ambienti di lavoro, a tutela della salute, così come a migliorare la sicurezza con l’installazione di sistemi antifurto e antirapina -dicono Meschini e Mancini-. Dobbiamo dare atto all’Assessorato alla Piccola e Media Impresa di aver mostrato grande sensibilità nel cogliere una esigenza sempre più diffusa nel tessuto imprenditoriale”.

I contributi sono destinati a interventi attuati nel periodo di apertura del bando. Nel caso delle 20 imprese della Cna, che, in tutto, danno lavoro a 180 addetti, l’80 per cento delle richieste è relativo a misure finalizzate a prevenire i rischi contro gli infortuni.

Osserva Mancini: “Sono stati acquistati impianti, macchinari e attrezzature ad alta tecnologia, che garantiscono anche il risparmio di energia e una drastica riduzione delle emissioni inquinanti. Si fa così strada l’innovazione”. Le imprese appartengono ai seguenti settori: alla lavorazione dei lapidei (5), alla fabbricazione di mobili e infissi (4), all’impiantistica elettrica e termoidraulica (4), all’edilizia (3), alle arti tipografiche (2), al tessile (1), ai trasporti (1).

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