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Viterbo - Il neonato gettato dalla finestra in via Monte Bianco - Fotocronaca e video
Una tragedia inspiegabile
Viterbo - 20 maggio 2009 - ore 3,20

L'arrivo al pronto soccorso
Il Pm Laura Centofanti esce da Belcolle con Zampaglione, capo della mobile
Il palazzo da cui è precipitato il bambino
L'entrata di via Monte Bianco
- Il bambino di appena quindici giorni riposa nella culla. Mamma e nonna parlano tra loro. Probabilmente del loro piccolo, da pochi giorni al centro delle loro attenzioni e della loro vita.

Poi è un attimo.

Si voltano per controllare che il bambino stia bene. Ma la culla è vuota. Panico.

Le donne guardano verso la cugina del neonato. E' agitata, in preda al panico. Capiscono subito che qualcosa di tremendo è accaduto. Fino alla terribile scoperta.

La giovane avrebbe, seconda l'accusa, gettato il neonato dalla finestra dell'appartamento in via Monte Bianco 103. Forse in preda a un raptus di gelosia.

Sono le 11,40 di ieri quando la disperazione s'impossessa di mamma e nonna. Una corsa verso la strada.

Il corpicino è lì, precipitato da dieci metri d'altezza. Immobile, come racconta una vicina che ha dato l'allarme. Tanto da sembrare un bambolotto.

Subito scattano i soccorsi. Il neonato viene prima portato a Belcolle, intubato e poi d'urgenza trasferito al Gemelli di Roma.

Le sue condizioni sono gravissime.

Ha lesioni alla testa e all'addome. Mamma e nonna, sotto choc, sono assistite a Belcolle da psicologi. Mentre il pm Laura Centofanti e il capo della Mobile Fabio Zampaglione indagano per fare chiarezza sull'episodio.

Passano poche ore e la cugina ventenne del piccolo è arrestata.

L'accusa è pesante. Tentato omicidio.
La ragazza, probabilmente in preda a un raptus dettato dalla gelosia, avrebbe gettato il neonato dal balcone. Un gesto inspiegabile. Tremendo.

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere, si trova al reparto protetto di Belcolle, dove gli inquirenti l'hanno incontrata.

Per cercare di capire, trovare una spiegazione. Difficile, impossibile da accettare.

Nelle parole di una vicina che tra le prime si è accorta della tragedia, tutto il dramma di quei momenti.

“Inizialmente non avevo capito – spiega Maria Pia Selvaggini – ho guardato giù in strada e ho visto quello che sembrava un bambolotto caduto. Immobile. Inizialmente non dava nessun segno di vita”.

Che non fosse un giocattolo, se ne è accorta pochi istanti dopo, quando ha visto la disperazione, ha ascoltato le grida dei parenti del piccolo arrivati in strada. Una creatura indifesa. Piccola e inerme di fronte a un destino così crudele.


Il dramma negli articoli di Tusciaweb di ieri

Viterbo - Neonato precipitato in via Monte Bianco - Fotocronaca
Tentato omicidio, arrestata la cugina
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Viterbo - Neonato precipitato in via Monte Bianco - Fotocronaca
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