:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi

Viterbo - E' la proposta di Rifondazione comunista alla Pisana
"Costruire una rete regionale dei gruppi teatrali"
Viterbo - 20 maggio 2009 - ore 18,00

- “Costituire una rete regionale dei gruppi teatrali e musicali che lavorano sul territorio per elaborare proposte condivise da operatori del settore e enti locali, a cominciare dall’assessorato alla Cultura della Regione Lazio”.

E’ questa la proposta elaborata nel corso dell’iniziativa che si è tenuta a Tuscania, organizzata dal circolo della Conoscenza della Federazione di Viterbo del Prc, dal titolo “Diritti di chi produce cultura…. Per il diritto alla cultura”.

“In un momento come questo, in cui assistiamo a tagli drammatici al fondo unico per lo spettacolo e a una progressiva distruzione della produzione culturale sganciata dal mercato – dichiara la segretaria regionale del Prc Lazio Loredana Fraleone – è fondamentale mettersi in rete e costituire un canale permanente di confronto che dia spazio a proposte per rilanciare gli spettacoli dal vivo, per i quali il Prc mette da subito a disposizione le sue sedi.

La cultura è un bene comune, per definizione è un bene di tutti che va salvato e tutelato. A questo fine, in assenza di una normativa nazionale  e dopo la pesante riduzione in Finanziaria delle risorse previste (in Italia rischiano la chiusura l’80 per cento dei teatri e delle fondazioni lirico-sinfoniche), Rifondazione ritiene necessario almeno l’intervento regionale per il finanziamento di gruppi musicali e teatrali. La legge regionale a cui pensiamo riconosce il lavoro di chi opera in questo settore e  ridisegna i rapporti tra enti e rappresentanti del comparto.

Pensiamo  per esempio a un tavolo permanente di discussione tra forze produttive e assessorato regionale alla cultura, a criteri di certezza e trasparenza nei finanziamenti e nelle nomine dei teatri pubblici, a una revisione totale dei meccanismi per finanziare gli enti che fanno formazione professionale. Infine, a spazi pubblici in ogni città e in ogni quartiere legati alla sperimentazione e alla produzione culturale pubblica, quindi gratuita.
 
“Lo spettacolo dal vivo ha bisogno di un’azione e di una partecipazione diretta da parte di chi lo fa – prosegue Ione Kerr Ciccioli, responsabile cultura della Federazione di Viterbo del Prc - . Per questo, e per lavorare su obiettivi comuni, incentiveremo le assemblee pubbliche  come quella di Tuscania.

Il teatro, la musica, l’arte e la cultura in genere devono poter contare su un’organizzazione maggiore dei lavoratori e su un ruolo costruttivo della politica e delle istituzioni, chiamate a incentivare e non a strumentalizzare un settore che è fondamentale  nella storia e nella formazione di un Paese”.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564