Riceviamo e pubblichiamo - Ci si riunisce in commissione, non al bar, pare abbia affermato il consigliere Contardo, capogruppo del Pdl in riferimento ai continui ritardi nelle riunioni delle commissioni comunali.
In effetti la terza commissione di ieri è saltata per mancanza del numero legale, e quindi il contribuente ancora una volta si è fatto carico della spesa dei gettoni di presenza assegnati ai pochi presenti che in dieci minuti si sono congedati dalla riunione.
Contardo tuttavia, non ha perso occasione per pungolare, i cugini di maggioranza, sottolineando, quasi sarcasticamente, l’assenza, tra l’altro, del consigliere Alfiero Spadoni (Viterbo Vola) alla conta dei presenti.
Conta che è avvenuta alle ore 9.30 anziché alle ore 9 come previsto dalla convocazione inoltrata del Presidente della Commissione.
Forse, Contardo, ancora una volta, non si era ben informato, prima di mettere l'inchiostro sulla carta, che la commissione era prevista per le ore 9, e non per le 9.30, e che il consigliere Spadoni già da prima delle 9 era presente in sala riunioni.
Certo, che se dopo il fatidico “quarto d’ora accademico” non si è raggiunto il quorom di consiglieri previsto dal regolamento, ognuno dei puntuali, ha il sacrosanto diritto di concedersi un caffè o magari un bisognino.
In difetto, sarà il consigliere ritardatario, non certo chi è arrivato puntualmente; ma guarda caso è il primo che si aggiudica il gettone di presenza ed il secondo che si aggiudica la contardiana reprimenda.
L’Italia dei paradossi! E pensare che se Contardo si fosse dato per sostituto di un collega del Pdl, come gli ha ricordato, sturandogli le orecchie, l’esperto consigliere Fracassini, la commissione si sarebbe potuta tenere regolarmente, senza sperpero di gettoni da parte dell’Amministrazione.
Che dire: a volte il silenzio è d’oro, la parola superflua e la sostituzione d’obbligo, o quantomeno opportuna.
Maria Antonietta Russo
Capogruppo di Viterbo Vola
