Riceviamo e pubblichiamo - Invece che realizzare un terzo scalo aeroportuale laziale a Viterbo, sarebbe meglio potenziare Fiumicino.
Lo ha detto Faisal al-Saddik, presidente dell'Ibar, l'associazione che riunisce 78 compagnie aeree italiane e straniere presenti nel nostro paese. ''E' tutto da dimostrare che Roma abbia bisogno di un terzo (secondo nda) aeroporto a Viterbo - ha continuato al-Saddik - e il denaro potrebbe essere speso meglio se destinato all'espansione di Fiumicino e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari'' .
Un simile paradossale scenario – afferma l’assessore all’aeroporto di Viterbo, Giovanni Bartoletti - consentirebbe, l’assurda e concorrenziale convivenza di entrambi i modelli di business: low cost e compagnie convenzionali, entrambi potrebbero secondo il parere di Faisal al-Saddik partire dal principale scalo romano.
I nostri cugini europei, però, a differenza di quanto sostenuto dall’autorevole presidente dell'Ibar, invece hanno scelto una politica di differenziazione: aeroporti principali per i full service carrier quali Cai (ex Alitalia) e aeroporti più periferici per i vettori low cost, così come già avviene a Parigi, Bruxelles, Londra, Barcellona, Francoforte, Stoccolma, Amburgo.
In tutta Europa i cosiddetti “scali di prossimità”, quelli dove atterrano i voli low cost per intenderci, distano, e non a caso, decine di chilometri dalle città di riferimento.
Così l’aeroporto di Beauvais è situato a circa 80 km dal centro di Parigi; l’aeroporto di Reus è situato a circa 108 km Barcellona; l’aeroporto di Girona è situato a 103 km da Barcellona; il notissimo aeroporto di Hahn è situato a circa 124 km da Francoforte l’aeroporto di Vasteras è situato a 120 km da Stoccolma; l’aeroporto di Lubecca è situato a 65 km da Amburgo e quello di Weeze si trova a 78 km da Dusseidolf; Stansted dista da Londra 70 km.
Solo in Italia siamo stati in grado creare una concorrenza spietata all’ex-Alitalia - e ne abbiamo visto le conseguenze -ubicando nell’aeroporto di Ciampino i voli low cost della Capitale. Pensate cosa accederebbe alle ceneri della nostra compagnia di bandiera se Ryanair atterrasse a Fiumicino!
Ora che si prospetta la possibilità di riequilibrare il mercato, in linea con quelle che sono le politiche dell’aviazione commerciali europee, qualcuno vorrebbe creare una commistione di tipologie di voli, addirittura nello stesso scalo.
Con tutto il rispetto dei pareri di Faisal al-Saddik, presidente dell'Ibar, chiediamo rispetto per le decisioni prese dal nostro Governo, dalla nostra Regione, dai nostri Enti aeronautici e soprattutto dal nostro Territorio.
Giovanni Bartoletti
Assessore all'aeroporto
