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Tarquinia - E' il progetto dell'Università Agraria
Recuperare le strutture per il sociale
Viterbo - 21 maggio 2009 - ore 17,30

- Recuperare strutture immobiliari guardando al sociale, questo l’ambizioso piano messo in campo dalla Amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia, pubblicato infatti l’Avviso Pubblico riferito alle Cooperative Sociali con sede in Tarquinia volto a riqualificare casali e strutture ad oggi non utilizzate di proprietà dell’Università Agraria di Tarquinia.

Site in zone strategiche del territorio, quali Spinicci, Ancarano, Farnesiana e Civita, rappresentano una parte importante del patrimonio dell’Ente di via Garibaldi, renderle utili è il proposito dell’Amministrazione.

Un passaggio decisivo – spiega l’Assessore Armando Palmini – che coniuga due esigenze programmatiche chiare, recuperare gli immobili facenti parte del patrimonio dell’Ente e guardare al sociale rendendo lo stesso utile alla collettività partendo proprio da chi ha più bisogno di aiuto.

Abbiamo scelto le Cooperative Sociali con sede in Tarquinia perché esse rappresentano una risorsa di fondamentale importanza per l’intera Città e perchè da sempre sono viste come un esempio costante in un campo che richiede sforzi e sacrifici.

Le finalità richieste dal bando sono indicate in quelle sociali, socio-riabilitative, educative, ricreative, culturali, o legate all’inserimento di persone svantaggiate. A fronte di una concessione pluriennale l’impegno a ristrutturare o recuperare i casali o le strutture concesse, con termini di rispetto tassativamente indicati.

Non solo parametri economici – spiega il Presidente Alessandro Antonelli – ma un giudizio sull’idea, abbiamo staccato per una volta l’obiettivo dal concetto di vantaggio economico cercando di stimolare a progettare e pianificare, puntando sulle idee e sulla capacità di essere utili al prossimo, per ottenere un vantaggio più alto l’utilità sociale.

Scadenza fissata per il 15 Giugno alle ore 12:00 con la speranza che un simile approccio sia condiviso e partecipato da parte delle realtà territoriale.

Una sfida – conclude l’Assesore Palmini – uno stimolo alle realtà del territorio a mettersi in gioco, cercando di rendere effettivo dialogo e sinergia sulla base della proposta, sono certo che tutto questo sarà apprezzato, visto che l’Avviso Pubblico nasce da istanze singole e da successiva concertazione vera e concordata.
Con coraggio siamo rifuggiti da logiche speculative rendendo il patrimonio dell’Ente più vicino alla sua collettività.

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