:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Sport - Calcio - Vetralla
La società Tre Croci punta tutto sui giovani
Viterbo - 21 maggio 2009 - ore 17,30

- Professionalità, passione, formazione e risposte alla crisi. Si apre così la nuova stagione della Società Sportiva Dilettantistica (SSD) Tre Croci calcio. Una stagione che punta soprattutto suoi giovani: dai Primi Calci, quelli che una volta si chiamavano Pulcini, fino alla Prima squadra. Con due novità importanti.

Dalla categoria giovanissimi in poi, non si dovrà pagare alcuna quota di partecipazione. Questo per non pesare sui bilanci familiari e dare a tutti i bambini, soprattutto a quelli di famiglie in difficoltà economiche, la possibilità di divertirsi, socializzare e crescere sereni giocando a calcio, uno degli sport più belli e popolari del mondo.

Dopodiché la SSD Tre Croci concluderà a breve un accordo con una società professionistica unita ad una serie di stage calcistici tenuti da tecnici altamente qualificati e con grande esperienza a livello professionistico nazionale. Il tutto per dare ai suoi ragazzi la possibilità di trasformare la passione in una vera e propria professione.

Una filiera del calcio che si vuole anche intrecciare con la società attraverso una rapporto costante con i cittadini: da facebook a youtube fino alla pubblicazione di un giornalino e ad un’intensa attività di pubblicizzazione di tutte le iniziative che vedranno protagoniste le squadre giallo-blu, i colori sociali delle compagini trecrociare.

“Puntiamo, entro la fine della nuova stagione – ha spiegato il presidente della Società, Vito Tocchi – ad andare ben oltre i cento iscritti al settore giovanile; un settore che quest’anno ci ha dato grandi soddisfazioni, svolgendo un importante ruolo di integrazione sociale. Tant’è vero – prosegue Tocchi – che tra i circa 50 ragazzi che hanno disputato i campionati giovanili molti provenivano da paesi stranieri ed extracomunitari. E tutti hanno trovato nella squadra un luogo dove il rispetto, lo scambio culturale e l’amicizia sono momenti fondamentali di ogni allenamento o partita”. Perché a Tre Croci – ha poi aggiunto il dirigente Marco Mazzarella – “il calcio non si vive per diventare un grande calciatore, ma per diventare un grande uomo”.

“Un’altra scelta fondamentale – ha commentato infine Bruno Fanelli, responsabile del settore giovanile – sarà quello di realizzare degli utili di fine anno da poter reinvestire su strutture e materiale tecnico in modo da poter offrire a tutti i tesserati le condizioni migliori per esprimersi, continuando il lavoro della prima squadra, che dovrà essere il trampolino di lancio per i giovani del vivaio”.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564