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Viterbo - Verghini: "Ecco perché dobbiamo candidarlo al Nobel per la pace"
"Berlusconi rappresenta la sintesi perfetta del pensiero liberale"
Viterbo - 21 maggio 2009 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo
- Sono passati 107 anni da quanto Ernesto Teodoro Moneta vinse il Premio Nobel per la Pace e, da allora, nessun italiano lo ha mai più ricevuto, e, sebbene, il Premio Nobel per la Pace sia, comunque, sempre stato legato ad una persona, e mai ad una nazione o ad un popolo, oggi, quel premio, tutti gli italiani, nessun escluso, dovrebbero sentirselo loro, con la candidatura di Silvio Berlusconi, per il semplice fatto che grazie al Premier, in un dato momento e contesto storico, siamo riusciti a scongiurare il reale pericolo di una terza guerra mondiale.

Anche chi è affetto dalla sindrome monoteocratica (abbiamo, infatti, chiamato così l’insana aspirazione di qualcuno che pur di divenire il solo detentore del potere, induce gli altri a ritenere l’avversario politico un odioso demone da abbattere) dovrebbe riconoscerlo.

Silvio Berlusconi, infatti, durante il conflitto Russia-Georgia del 2008, ha tirato fuori tutte le migliori doti che, da sempre, all’estero ci riconoscono, quali la flessibilità, la capacità di ascoltare, di mediare, l’umanità.

Lo hanno riconosciuto Nicholas Sarkozy e Mikhail Saakashvili: «Con Berlusconi ci siamo sentiti per mettere fine alla guerra. Mi piace. Ha dato prova di essere una persona intelligente, capace di muoversi con efficacia a livello diplomatico» (Mikhail Saakashvili, 19 maggio 2009), «Mai avremmo ottenuto un accordo tra georgiani e russi se Berlusconi non avesse fatto valere i suoi antichi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin » (Nicholas Sarkozy, 24 febbraio 2009), mentre noi, a causa di chi, accecato dall’odio, dal fumo del gossip, da questioni personali, dal fanatismo ideologico, che nulla ha a che fare con la straordinarietà di un episodio, in un dato contesto storico, sta perdendo la possibilità di unirsi a noi e di riconoscere che gli Italiani sono i veri protagonisti della storia, in quanto portatori di pace.

Noi siamo stati coloro che hanno salvato milioni di vite umane da una sicura morte.

Berlusconi merita tale riconoscimento più di qualsiasi altro, perchè ci rappresenta.

Rappresenta noi Italiani che siamo capaci di sacrificare, in qualsiasi momento, la nostra vita pur di portare la pace in regimi dove c’è solo morte e persecuzione.

Il Comitato della Libertà crede che tale evento, ovvero la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace, debba essere vissuto e rappresentare uno straordinario momento di unione e non di divisione sociale, un cambiamento , un’evoluzione culturale.

Per tali motivi, invieremo via e-mail a tutti i rappresentanti delle Istituzioni l’invito a firmare il modulo di adesione alla candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace.

Il 26 maggio a Roma allestiremo un primo momento di raccolta adesioni, che rappresenterà l’inizio di una lunga traversata che ci porterà, anche, all’estero, in Francia, Russia, Georgia, USA,Turchia, perchè siamo certi che nessuno, più di noi, oggi, meriti tale riconoscimento.

Emanuele Verghini
Presidente del Comitato della Libertà

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