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L'opinione di uno sporco comunista
Qui qualcuno è più uguale degli altri
di Valerio De Nardo
Viterbo - 22 maggio 2009 - ore 1,30

Valerio De Nardo
- Una volta nei Tribunali, dietro il seggio della Corte compariva solamente la scritta: “La legge è uguale per tutti”.

Poi, su pressione della Lega, guardasigilli Castelli, fu fatto aggiungere “ ed è amministrata in nome del popolo”.

La dottoressa Gandus, presidente di sezione del Tribunale di Milano, ha da qualche mese pronunciato una sentenza in nome del popolo italiano che condanna un avvocato inglese per essere stato corrotto da nostri concittadini e ne ha depositato, alla scadenza dei termini, le motivazioni.

Ho come l’impressione che qualcuno ritenga che quel popolo nel nome del quale tale sentenza è stata pronunciata non sia lo stesso che partecipa alle elezioni, o che si ritenga che quest’ultimo abbia, comunque, più legittimità di quell’altro.

Di sicuro, però, dopo il “lodo Alfano” la legge non è più uguale per tutti. O, almeno, come nella fattoria di George Orwell, qualcuno è più uguale degli altri.

Valerio De Nardo

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