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Ritorno al passato, anzi al futuro. È questo il messaggio lanciato da “Nitriti Primavera”, la fiera del cavallo italiano in corso a Tuscania fino a domenica 24 maggio, attraverso la presentazione del Premio “La Forza della natura”.
L’iniziativa è promossa dalla Riserva naturale di Tuscania e dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Viterbo e intende promuovere il recupero e l’innovazione del lavoro animale delle aree protette quali appunto sono i parchi naturali.
Pertanto dal 2010 il Premio “La Forza della natura” sarà assegnato a coloro che presenteranno un’invenzione o un progetto che possano contribuire concretamente all’utilizzo della forza motrice animale nei lavori agricoli o per altri impieghi.
L’iniziativa nasce con la collaborazione della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi della Tuscia, dell'Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Agricolo Italiano - TPR, dell'Agenzia Parchi Lazio, della Federparchi.
“In Italia c’è un patrimonio zootecnico di razze equine e asinine – spiega Lorenzo Caponetti, agricoltore e ideatore del Premio – che non ha quasi più alcun utilizzo all'interno di un vero processo produttivo, nel contempo la profonda crisi in cui versa oggigiorno la maggior parte dell'attività agricola italiana derivi sotto diversi aspetti dalla non completa sostenibilità delle pratiche tradizionali. Attraverso questo Premio vogliamo stimolare il dibattito e la ricerca in campo istituzionale e accademico, nonché incentivare l'iniziativa spontanea. Una ragione in più per tutti coloro che con passione e inventiva già stanno cercando un modo per conservare memoria ed attrezzature, per quelli che pensano a quanto sarebbe più bello lavorare la terra senza il rumore del trattore o che piangono l'abbandono dei terreni marginali. E anche per coloro che cercano un utilizzo e uno sbocco commerciale per i prodotti del proprio allevamento”.
Il concorso “La Forza della natura” viene promosso dalla Riserva Naturale di Tuscania che si pone nella posizione di apripista nei confronti delle altre aree protette regionali e nazionali.
Tali aree protette, in quanto territori di avanguardia nei temi della sostenibilità, potrebbero nell'eventualità rappresentare un 'bacino di utenza' in cui effettivamente utilizzare le capacità o le attrezzature rese disponibili dal premio.
