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Birmania - Accettata la richiesta di incriminazione per la leader democratica - Preoccupato il suo legale
"Carcere potrebbe essere letale per Aung San Suu Kyi"
Viterbo - 23 maggio 2009 - ore 18,45

- Birmania, iniziato il processo contro Aung San Suu Kyi.

Accettata la richiesta di incriminazione per Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione democratica birmana.

E' partito, quindi, ufficialmente il processo alla donna, insignita del premio Nobel per la pace nel '91.

La 63enne leader democratica è accusata di avere violato gli arresti domiciliari per avere ospitato per due giorni un cittadino americano mormone nella sua casa.

Il suo legale ha fatto sapere che si è dichiarata innocente.

Il tribunale birmano, in ogni caso, ha accettato la richiesta di incriminazione, proprio a ridosso della scadenza degli arresti domiciliari, che per Aung San Suu Kyi sarebbero terminati il 27 maggio.

Se condannata, la leader democratica rischierebbe fino a cinque anni di carcere. Anni che secondo il suo avvocato potrebbero esserle letali, per via di un possibile peggioramento del suo stato di salute.

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