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Lo scorso fine settimana è venuto a mancare all’affetto dei propri famigliari e parenti tutti Giulio Sugaroni.
Muore all’età di settanta anni uno dei pochi artigiani artisti aquesiani rimasti, maestro nel costruire e confezionare cornici artistiche per quadri, effettuare lavori di falegnameria, dipingere.
Davvero mozzafiato agli inizi degli anni ’70 i bozzetti dei Pugnaloni per il gruppo Sas, presente al gran completo alla celebrazione funebre officiata presso la chiesa di Sant'Agostino dall’amico di famiglia don Tito Monanni.
Indimenticabile alla fine degli anni ’80 il quinquennio di presidenza della pro loco.
Anni nei quali la manifestazione dei Pugnaloni è stata “lanciata su orbite” a carattere interregionale. ed infine la sua passione politica.
Una passione che lo portò a vivere il travaglio finale di un partito in cui aveva creduto tutta la vita, ma allo stesso tempo a lanciarsi anima e corpo nel far crescere la nuova formazione locale di Rifondazione comunista.
Non a caso è proprio lo stresso circolo, a diramare un comunicato ufficiale per commemorarlo.
“Giulio se ne è andato - esordisce il circolo - lo ricordiamo come un compagno instancabile, mai sceso a compromessi con i suoi e i nostri ideali, pronto a difenderli fino in fondo e non solo a parole.
Ci ha lasciato una grande lezione di vita con il suo modo affettuoso, appassionato e deciso, si è battuto per cambiare una società sempre più ingiusta e incivile, come sembra stia oggi diventando quella italiana.
Giulio ci mancherà, ma in noi resterà sempre il ricordo e l’esempio dell’aver vissuto non per se ma per tutti gli altri”.
