Riceviamo e pubblichiamo-
Le donne impiegate in Italia sono il 46%, unidici punti sotto la media europea.
Spesso hanno un lavoro dequalificato, crescono i contratti a tempo determinato ed il part time involontario diventa l’unico lavoro sostenibile per conciliare i tempi di cura con i tempi del lavoro.
Il gap di genere assume proporzioni maggiori con l’aumentare del tasso di scolarizzazione: le donne accedono alle carriere apicali solo nel 3-4% dei casi e i loro stipendi sono mediamente più bassi rispetto ai colleghi uomini.
Il partito democratico sta proponendo in questi giorni la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare sull’occupazione femminile, presupposto fondamentale per la crescita civile e democratica del paese.
La legge introduce una serie di misure per favorire la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro.
Martedì 26 maggio alle ore 17,30 a Viterbo, presso l’università della Terza Età, via del Giglio 3, si terrà un incontro pubblico per presentare la proposta di legge e lanciare la campagna di raccolta delle firme a sostegno di politiche attive per il lavoro, promozione dell’impresa femminile, conciliazione.
Interverranno Antonella Cantaro, responsabile pari opportunità partito democratico Lazio; Silvia Costa, assessore alla formazione regione Lazio, candidata alle europee ; Luisa Laurelli, consigliere regione Lazio; Giulia Arcangeli, vice coordinatore provinciale Pd Viterbo; Anna Guadagnini, responsabile politiche di genere Federazione provinciale Pd Viterbo.
Saranno inoltre presenti le associazioni datoriali, le forze sindacali, esperti del settore, soggetti attivi con i quali aprire un tavolo di confronto nella convinzione che più lavoro per le donne significhi più ricchezza per tutti.
Anna Guadagnini
Responsabile Politiche di Genere
Federazione Provinciale Pd Viterbo