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Bisogno di informazione, sensibilizzazione e di confronto. E, più di ogni altra cosa, la voglia di partecipazione viva e matura da parte dei ragazzi.
Sono questi gli spunti più significativi venuti fuori nel corso dell’incontro che il coordinamento Donazione organi e tessuti (Dot) della Ausl di Viterbo ha avuto ieri, martedì 26 maggio, con gli studenti dell’istituto Colasanti di Civita Castellana. Un’iniziativa preparata con cura dagli operatori sanitari coinvolti, con l’obiettivo di rendere fruibile, il più possibile, il messaggio legato alla necessità che, in una società veramente civile, la prassi della donazione degli organi e dei tessuti diventi tale e venga considerata come un naturale ed estremo atto di solidarietà e di generosità.
L’incontro è stato reso possibile grazie alla disponibilità e alla sensibilità dimostrata da parte della preside dell’istituto falisco, la professoressa Danila Annesi.
La mattinata è stata aperta con un breve saluto di Adele Parroccini, referente dell’ufficio coordinamento Dot per il Distretto 5, che ha introdotto l’evento formativo e presentato i componenti dello staff. Ha preso, poi, la parola un’ospite graditissima, Marina Padovan, presidente dell’Aido provinciale, che ha evidenziato quanto sia importante e strategico che la Ausl e l’Aido proseguano i percorsi di collaborazione intrapresi sulla strada di una cultura crescente e condivisa della donazione.
Il programma della giornata è proseguito, successivamente, con la proiezione del film “La morte non esiste” e con il confronto che ha visto protagonisti gli alunni del Colasanti e il coordinatore provinciale Ferdinando Ricci. Al termine del dibattito, la coordinatrice amministrativa dell’ufficio, Rossella Ceccantoni, ha spiegato agli studenti in aula come fare e a chi rivolgersi per manifestare la volontà alla donazione.
“Sono veramente entusiasta – spiega Adele Parroccini – della risposta emotiva ma, allo stesso tempo, partecipata razionalmente che i ragazzi hanno dato ai nostri stimoli. Noi abbiamo cercato di organizzare l’evento nel migliore dei modi, prevedendo anche la partecipazione della psicologa Simona Apolito. Momenti di confronto come questi sono incoraggianti e ci fanno capire che il lavoro che stiamo svolgendo, sicuramente, produrrà effetti positivi sulle nuove generazioni. Ringrazio, infine, la preside Annesi per la collaborazione e per aver manifestato la volontà di ripetere un’esperienza analoga nel corso del prossimo anno scolastico”.
