:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Regione - Lo afferma l'assessore all'Ambiente Zaratti
7 cittadini su 10 dicono no al nucleare
Viterbo - 27 maggio 2009 - ore 19,00

- "Le rinnovabili sono un'occasione di sviluppo socioeconomico che non devono essere sottovalutate a nessun livello". 

E' quanto affermato da Filiberto Zaratti, assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio durante il forum organizzato dalle riviste QualEnergia e La Nuova Ecologia, oggi a Roma.

"Nel Lazio al 2020 potrebbero esserci ben 18.000 addetti nel settore delle rinnovabili, se le politiche che abbiamo messo in campo negli ultimi quattro anni proseguiranno favorendo la ricerca scientifica, l'imprenditoria verde e l'utilizzo delle energie pulite da parte dei cittadini".
 
"Le fonti rinnovabili rappresentano una risposta rapida, efficace e pulita alle sfide energetiche dei prossimi anni - prosegue Zaratti -. L'alto Lazio sotto questo profilo è un esempio. Al 2020 in quella zona si possono installare oltre 6.000 MW di fonti rinnovabili che potranno produrre l'equivalente di una grande centrale elettrica a fonti fossili o nucleare. Le rinnovabili, inoltre, si possono attivare in tempi rapidi visto che il tempo di realizzazione degli impianti non supera i 12 mesi, al contrario del nucleare per il quale ci vogliono almeno dieci anni".
 
"E' interessante notare che nonostante la grande enfasi posta in quest'ultimo anno sull'energia nucleare più del 60% degli italiani dice no all'energia atomica e quasi 7 cittadini su 10 la considerano pericolosa" conclude Zaratti commentando la ricerca sulla percezione che hanno gli italiani dei temi energetici, presentata durante il convegno.

"Ben il 75% vorrebbe che l'energia fosse prodotta da rinnovabili e le questioni ambientali sono il primo pensiero del 68,7% dei nostri concittadini, molto più del problema casa (4,9%) e del rischio terrorismo (22,1%).

Si tratta di dati che confermano a livello nazionale quanto emerso dal processo partecipativo messo in campo nell'autunno scorso che ha visto le energie rinnovabili guadagnare il primo posto tra le priorità dei cittadini del Lazio e che ci spingono a proseguire l'azione di promozione di queste fonti".

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564