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Viterbo - Incontro e mostra espositiva all’Università dei risultati dei laboratori integrati con ragazzi diversamente abili condotti dall’associazione Eta Beta
Quando a scuola vince l’integrazione
Viterbo - 28 maggio 2009 - ore 16,30

- In vista della conclusione dell’anno scolastico, è tempo di bilanci per i laboratori scolastici previsti dal progetto “Promozione del successo formativo attraverso esperienze integrate”, organizzati anche quest’anno dall’Associazione “Eta Beta” per favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili.

L’appuntamento per insegnanti, dirigenti scolastici, neuropsichiatri, psicologi, terapisti, assistenti sociali e assistenti dei Comuni, è per le ore 15,30 di venerdì 29 maggio nell’Aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia in Santa Maria in Gradi. Una preziosa opportunità per confrontarsi nell’ottica della cultura della differenza e della promozione del successo formativo per tutti, senza escludere nessuno.
Nel corso della giornata, dalle ore 10 alle 18, sarà anche possibile visitare la mostra dei prodotti del laboratorio provenienti da tutte le scuole aderenti alla rete. In particolare gli studenti delle classi terze delle scuola medie “P.Vanni” di Viterbo, di Grotte S. Stefano e di Tuscania presenteranno i loro elaborati multimediali.

Il progetto, nato nel 1997 da una felice intuizione del neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa, prevede il coinvolgimento di docenti, volontari del Centro “Eta Beta” e assistenti comunali per l’attivazione di laboratori integrati, dove ragazzi diversamente abili e normodotati svolgono insieme attività ed esperienze finalizzate alla socializzazione e ad elevare l’apprendimento. Complessivamente sono 40 i laboratori integrati, che hanno coinvolgono più di 50 studenti di 13 scuole della provincia di Viterbo, grazie alla sinergia tra i diversi soggetti istituzionali e del non profit.

A partire dalla supervisione del progetto affidata a Marco Marcelli, direttore dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile e dallo psicologo Adrio Savini. Dal punto di vista operativo il coordinamento è stato seguito da Susi Ostarello, mentre l’educatrice Nadia Capoccioni ha curato gli aspetti organizzativi e le relazioni tra i diversi organismi coinvolti. Fondamentale è stata la fattiva collaborazione delle educatrici della cooperativa sociale “Gli Anni in tasca” Cristina Polverari e Manuela Rosati.

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