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Viterbo - Gli ecologisti democratici lanciano la sfida per l'ambiente
"Dieci azioni per migliorare il clima in città"
Viterbo - 28 maggio 2009 - ore 18,40

- Sala affollata giovedì pomeriggio alle 17 a Pianeta Benessere per assistere all'incontro organizzato dagli Ecologisti democratici, l'anima verde del Partito democratico, su "La sfida del clima per la green economy: il ruolo dell'Europa, dell'Italia e delle città".

Il titolo stesso dell'iniziativa spiega tutto: l'Italia - hanno detto i relatori - grazie alle sue caratteristiche può diventare l'Arabia Saudita delle rinnovabili, traendo benessere e ricchezza dall'ambiente, sulla scia dell'America di Obama".

Prima dell'incontro c'è stata una conferenza stampa in Piazza della Morte, al Magna Magna, locale che aderisce al marchio collettivo Tuscia Viterbese.

Ad introdurre i lavori Paolo Felice, coordinatore provinciale degli Ecologisti democratici. "Oggi - ha spiegato Felice - è anche l'occasione per presentare le Dieci azioni per il clima in città, un decalogo che va dai piani energetici alle riqualificazioni industriali, dalle fonti rinnovabili alla raccolta differenziata.

Crediamo infatti che solo una politica che guardi all'ambiente sia in grado di dare delle risposte ai bisogni della collettività".

Molto apprezzate dai presenti le parole dell'onorevole Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e responsabile del dipartimento ambiente del Pd: "Occorre partire dalle tante cose positive che ci cono nell'Italia delle piccole città, sapendo incentivare politiche che mettano al centro l'ambiente. Scommettere sull'ambiente, infatti, è una scommessa anche per l'economia.

Berlusconi ha detto che parlare d'ambiente in tempi di crisi è come parlare di messa in piega quando si ha la polmonite: per fortuna Obama non la pensa così".

Fabrizio Vigni, presidente nazionale degli Ecologisti democratici, ha citato le parole di Al Gore: "In tempi di crisi l'unica buona notizia è che, per uscirne, si devono attuare necessariamente politiche ambientali. Bisogna puntare molto su ciò che
possono fare i Comuni, le Regioni e le Province, incentivando delle buone pratiche. Per fortuna qualcosa si sta muovendo anche in Italia, che nel 2008 è stato il terzo Paese al mondo per la crescita del fotovoltaico".

Il tema è stato ripreso anche da Giuseppe Parroncini, capogruppo del Pd alla Regione Lazio: "Più old town e meno new town, l'Italia deve valorizzare i suoi centri storici. E il Pd fa tanto in questa direzione, anche nel Lazio: abbiamo finanziato ad esempio i centri commerciali naturali, che nella sola Tuscia sono 19, ad ognuno andranno 150mila euro.

Per quanto riguarda le città, inoltre, occorre puntare sul recupero dell'esistente: nel Lazio in 10 anni abbiamo perso il 14% del suolo agricolo utilizzato, occorre invertire la tendenza. E lo stiamo facendo grazie al piano paesistico regionale".

Tra i relatori anche Domenico Venanzi, vicesindaco di Arlena di Castro, primo Comune del Viterbese a dotarsi di un piano energetico.

La vice coordinatrice del Pd Giulia Arcangeli, infine, ha ricordato come il partito punti decisamente sull'ambiente, soprattutto in un territorio come quello della Tuscia.

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