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Viterbo - Crollo dell'albero nel parco
Sproloquio di Talotta su Pratogiardino Lucio Battisti
Viterbo - 4 maggio 2009 - ore 13,30

L'albero crollato
Riceviamo e pubblichiamo- In riferimento al grosso albero caduto ieri nel parco di “Pratogiardino”, mi associo totalmente al sindaco allorquando, con un forte sospiro di sollievo, ha gridato al miracolo per la tragedia sfiorata che poteva coinvolgere mortalmente tutte le persone, bambini e non che, in quel momento, potevano trovarsi sotto l’imponente struttura dell’albero rovinato a terra.

“…Anche stavolta c’ha messo le mani santa Rosa…”, così è stato detto dal sindaco e, almeno per il popolo dei credenti e dei viterbesi più devoti, questa potrà apparire la più logica delle credenze cristiane e sarà un ulteriore elemento mistico che accrescerà ancor di più il culto per la nostra amata e santa patrona.

Esaurita la parentesi dell’aiuto divino che, a mio dire, troppe volte compensa le scelleratezze umane causate a dir poco, da una “superficiale” verifica di tutto ciò che riguarda le infrastrutture, l’arredo urbano ed extra urbano ( vedi quanto accaduto ai terremotati dell’Abruzzo ), dobbiamo riportare la nostra attenzione su quelle che sono le responsabilità tecniche, politiche e amministrative che, più di quanto si possa pensare, sono la causa e la concausa di tantissime “disgrazie” che devastano la vita di molti cittadini e di intere comunità.

Con questo voglio dire che, se si fossero adoperate la stessa attenzione, la stessa accuratezza e le stesse risorse economiche impiegate per attribuire un altro nome a “Pratogiardino”, con tanto di prestigiose segnaletiche al suo interno per indicare chissà che cosa, avremmo avuto maggiore pulizia del parco, maggiore sicurezza per i frequentatori, una vasca di “acqua azzurra, acqua chiara”, anziché una putrida acqua stagnate; avremmo avuto un idoneo percorso riservato alle carrozzine dei “diversamente abili”, norme igieniche più efficienti per tutti e tanta voglia in più di respirare aria pulita ed un clima di tranquillità.

Certo, nel caso di “Pratogiardino”, merita un encomio il pronto intervento del sindaco che, immediatamente, ha disposto una serie di urgenti interventi tesi alla messa in sicurezza di tutto l’impianto e, pertanto, questa mia breve considerazione non è da interpretarsi come un atto di accusa verso chicchessia ma intende semplicemente ricordare quelle che sono le responsabilità dell’uomo, troppe volte “salvaguardate” dall’intercessione di questo o quel santo, tanto da invalidare il concetto filosofico e teologico del “libero arbitrio”, richiamato da sant’Agostino con la specificazione che la divinità, per quanto onnipotente, scelga di non utilizzare il proprio potere per condizionare le scelte degli individui e, quindi, l’uomo resta il “sorvegliante” delle sue azioni.

Il consigliere gruppo pd
Roberto Talotta

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