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Riceviamo e pubblichiamo - Sono, finalmente, giunti in porto?
Dopo essersi barcamenati da una parte all’altra degli schieramenti politici, col solo scopo di ritagliarsi un posto alle elezioni amministrative 2009 e senza il benché minimo interesse di trovare “convergenze programmatiche”, i “naufraghi” sono approdati.
Cari Mattei e Testacuzzi, per non compromettere l’amicizia che ci unisce da anni e la discrezione e serietà che ci ha da sempre contraddistinto, avremmo preferito tacere come abbiamo fatto in momenti anche più difficili, ma visto che ci avete spinto a farlo vi diciamo subito che questo comunicato stampa puzza di vecchio e che non è farina del vostro sacco.
E’ ormai da tempo che non siete più parte integrante di “Vivere Orte” e ciò non è dovuto di certo a nostre colpe o negligenze, ma ad una vostra libera scelta dettata da interessi evidentemente ben distanti da quelli che il movimento si era prefissato nel manifesto fondativo del 1999.
Parlate di rispetto delle persone e condivisione dei problemi, cioè dei valori fondanti del nostro movimento che non sono mai venuti meno e che, semmai, sono mancati da parte vostra nei momenti in cui si è cercata una sintesi (poi sempre trovata) all’interno del gruppo.
La nostra compagine sta crescendo e i suoi principi non sono stati mai negati, se non da chi oggi, per chissà quale interesse e con l’intento di danneggiare il movimento ha preferito, dopo una trattativa a destra, una a sinistra, poi di nuovo a destra, poi a sinistra e via dicendo, accordarsi con quella parte politica combattuta - da loro stessi “in primis” - da dieci anni a questa parte proprio per la cattiva amministrazione, per la mancanza di trasparenza e per gli interessi che gli gravavano intorno.
Quella stessa parte politica che adesso, senza vergogna, riuscite perfino a definire composta da “persone capaci”. Capaci di cosa?
Il movimento Vivere Orte tira dritto per la sua strada e si rammarica, ma di certo non si preoccupa, anzi ha tutto da guadagnare in credibilità e solidità dalla perdita degli “eterni scontenti”, dei “parolai”, di coloro che hanno dimostrato di avere a cuore poco, davvero poco, gli interessi dei cittadini ortani.
La riprova di ciò sta nel fatto che non siete riusciti ad attaccare in modo alcuno l’amministrazione Primieri, che in questi 5 anni ha fatto ben più di quanto siano riusciti a realizzare nei decenni precedenti le “persone capaci” con cui siete giunti a “compromesso”; il tema della “qualità della vita” (senza neanche essere in grado di specificare carenze e migliorie apportabili) è generico, astratto e strausato, tipico di chi non ha argomentazioni e critiche sensate da muovere sui temi concreti.
Siamo certi che i cittadini sapranno fare le loro valutazioni e stare alla larga da chi al bene ed allo sviluppo di Orte ha anteposto ben altri interessi.
Il coordinamento di Vivere Orte
P.S.
Massimo Mattei, già alle elezioni del 2004 non era più al fianco del movimento proprio perché non aveva condiviso il progetto del “Quadrifoglio” e, in particolare, proprio l’alleanza con Picchiarelli.
Pietro Testacuzzi, nel marzo 2008 ha preferito “riacquistare mano libera” per attaccare l’amministrazione “Primieri” sui problemi del personale. Ironia della sorte ha voluto che oggi trovi proprio in Picchiarelli – assessore al personale al tempo dei fatti - quell’interlocutore “capace” di cui sente tanto la mancanza.
