Riceviamo e pubblichiamo
- Il ricordo di un amico al grande professor Carlo Marcelletti.
E’ morto Carlo Marcelletti, un grande piccolo uomo.
E’ stato il più bravo cardiochirurgo d’Italia, uno dei migliori al mondo, un professionista che ha dato anima e innovazione alla cardiochirurgia infantile.
E’ morto un uomo discusso con le sue debolezze umane.
Ma, una stella non può essere offuscata da un momento di buio.
A me piace ricordarlo, quando in sala operatoria, interveniva su casi disperati, inventando tecniche mai usate da altri, mi piace ricordarlo quando insegnava a tanti giovani cardiochirurghi italiani e stranieri, mi piace ricordarlo quando ha fatto il primo trapianto cuore polmone alla piccola Cristina di Orte.
Mi piace ricordare il suo sorriso, la sua dinamicità, la sua soddisfazione quando riusciva a risolvere un caso disperato.
L’ho visto anche piangere con i genitori di bambini che non erano sopravvissuti.
E’ morto un grande uomo che ha salvato tante vite umane, è morto perché gli era stata tolta la possibilità di operare il cuore dei suoi bambini malati.
E' morto sconfitto proprio dal suo grande cuore, debilitato dalla solitudine e dal dolore.
Sandro Marenzoni
