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Viterbo - Confidustria - Giovedì 14 maggio alle 9,30 allo stadio Comunale
Si alza il sipario su "Giochiamo con le regole"
Viterbo - 7 maggio 2009 - ore 15,30

- E' stato presentato il progetto “Giochiamo con le regole”, che si terrà giovedì 14 maggio dalle ore 9.30 allo stadio Comunale di via della Palazzina di Viterbo con la presenza del presidente della Federazione italiana Gioco Calcio Giancarlo Abete.

Il progetto in questione vedrà partecipare i bambini della V classe della scuola primaria, classe '98, di alcune scuole della provincia. Infatti le elementari di Viterbo, Vitorchiano, Celleno, Civita Castellana e Montefiascone hanno presentato elaborati come disegni, poesie, temi e canzoni attinenti al titolo della manifestazione “Giochiamo con le regole” che saranno esposti durante la manifestazione con relativa premiazione degli elaborati. Inoltre si terrà un mini torneo di calcio tra quattro squadre di pulcini.

A patrocinare il progetto il direttore di Confindustra Viterbo Antonio Delli Iaconi, che sottolinea l'importanza di una simile manifestazione in ambito scolastico.

“Le regole sono indispensabili - dice-, nello sport come nella scuola, ed è per questo che puntiamo sui ragazzi”.

Gli fa eco Papalina, focalizzando l'età dei ragazzi. “Quella della quinta elementare, e delle scuola primaria in generale, è un'età dove le regole sono assolutamente necessarie per i ragazzi, praticamente indispensabili. Senza regole infatti non saprebbero come muoversi intorno a loro.

Nella manifestazione poi sarà cantata per la prima volta in una manifestazione ufficiale l'Inno del Fair Play, una canzone che vorremmo sia ascoltata prima di ogni evento sportivo. La versione originale è cantata dal coro delle Matite Colorate, ma per l'occasione sarà interpretata dalle due classi V della scuola di Vitorchiano”.

Il direttore dell'ufficio scolastico provinciale Romolo Bozzo, nel ringrazia Confindustria, torna sul ruolo che deve avere la scuola nell'educazione: “abbiamo aderito volentieri all'iniziativa, che coniuga sport ed educazione con le regole applicate attraverso il gioco. Se de Coubertin diceva “l'importante è partecipare”, noi vorremmo completare l'affermazione dicendo che è anche importante partecipare con impegno e saper vincere.

E' con l'impegno infatti che si ottengono i risultati, nello sport come nella vita. E anche voler e saper vincere è importante. Una sana e giusta competizione sprona tutti a dare il meglio di sé e in caso di vittoria non si deve mortificare l'avversario.”

Prendendo la parola, il presidente del Coni provinciale Livio Treta annuncia anche che ci sarà la premiazione dei ragazzi degli Special Olimpics dell'Orioli di Viterbo. I ragazzi infatti hanno vinto un torneo europeo di calcio a 5 integrato nella finalissima di Roma e si avrà l'occasione di rendergli onore anche alla presenza del presidente Abete.

Per concludere i due rappresentanti del calcio “giocato”, quello della Figc Lucarini e quello dell'Aia Luigi Gasbarri. Il primo spiega il significato del perchè si punti sui bambini in questa manifestazione: “loro sono il futuro, anche del calcio. Se il calcio è malato poi è colpa anche dei cattivi esempi dati dai genitori che vorrebbero per figli quello che non è stato per loro.

Noi cerchiamo di lavorare sui bambini, sul calcio che i bambini stessi devono vedere come un divertimento, sulle società, sugli allenatori e sulle famiglie. Abbiamo scelto proprio i pulcini perchè fino a quell'età non esiste agonismo. Infatti non c'è classifica e noi la chiamiamo attività di base”.

Gasbarri invece spiega che quello dell'arbitro “è un divertimento al pari del gioco. Chi arbitra scende in campo con la stessa passione dei giocatori. Purtroppo però registriamo che il 50% dei giovani direttori di gara si dimette dopo un anno a causa dell'ambiente ostile in cui si trova ad operare.

In realtà l'arbitro è uno di loro e i genitori dovrebbero influenzare meno i ragazzi e puntare sull'amicizia e sul saper rispettare le regole."

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